La strada della gioia!
“Dormivo e sognavo che la vita era gioia;
mi svegliai e vidi che la vita era servizio.
Volli servire e vidi che servire era gioia”, Tagore.
Dove si trova la gioia? E’ questa una delle domande chiave dell’esistenza. La cultura del narcisismo ci porta a mettere il nostro ego davanti a tutto e a tutti. Scoprire che l’avere successo non corrisponde allo stato della gioia se non vi è autentica donazione di sé al prossimo, è uno di quegli insegnamenti che fa la differenza nel corso dell’intera esistenza.
Mettere i propri talenti al servizio dell’umanità: ecco ciò che conta per davvero al fine di lasciare la terra migliore di come l’abbiamo trovata.
Non troveremo mai la felicità quando abbiamo qualcosa che ci gratifica unicamente a livello egoistico o narcisistico. L’ego è una prigione da cui, in qualche modo, dobbiamo sforzarci d’uscire. Il narcisismo primario si forma nei primi 10 anni ed è alla base della coscienza del proprio io. Un bambino, anche se assume comportamenti capricciosi e accentratori tutte le attenzioni su di sé, non è ancora realmente egoista. Si diventa egoisti quando alla naturale fase del narcisismo primario non segue quella dell’allocentrismo, in cui amare gli altri e divenire lievito di speranza per la loro crescita diventa una vita di servizio e di condivisione. La vera gioia non è in ciò che si possiede o si accumula ma in ciò che si dona, perchè l’unico modo per non perdere la propria vita è donarla con assoluta generosità. Il tesoro che si vuole nascondere affinché non venga rubato sarà corroso dalla ruggine del tempo, ma ciò che saremo stati capaci di donare con slancio e generosità rimarrà per sempre vivo e scolpito nel cuore di Dio.
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Parole sante!