Si può sconfiggere il generale che comanda tre armate, ma non si può smuovere la ferma volontà di un uomo semplice. Confucio
Perchè è importante educare la volontà? In questa puntata di “Crescere per educare” scopriremo come la volontà sia il timone della vera libertà. Solo chi supera la fase del piacere può entrare nella dimensione della conquista che richiede impegno, senso del sacrificio e disciplina. Come è possibile aiutare gli educandi a saper scegliere in modo consapevole e maturo? La volontà nella sua prima fase richiede l’atto della riflessione e in secondo luogo quello della scelta. Quando i bambini non sono messi davanti alla responsabilità delle loro scelte e vengono continuamente gratificati è come se non potessero mai sviluppare il muscolo della volontà.
“La volontà è una delle sei facoltà umane che esprime una capacità originaria, propria d’ogni essere umano. Il termine voglia indica una naturale disposizione d’animo a fare o a non fare qualcosa. È bene comprendere quanto segue: tutti possediamo la facoltà del volere. Non esiste una persona che nasce con buona o cattiva volontà, ma è l’uso che se ne fa a qualificarne la definizione” (tratto dalla pubblicazione “La gioia di studiare“, p. 147).
Ogni giorno è una nuova alba di speranza che si affaccia sui nostri volti insonnoliti e che ci invita a prendere in mano il timone della buona volontà per costruire un mondo migliore! Sta a noi cogliere questa opportunità!
L’esperienza ci insegna che può essere rischioso prendere delle decisioni sospinti dalle sole forze emotive, poiché queste possono facilmente portarci fuori strada. Ecco perché diventa importante staccarsi dei condizionamenti di vario genere, provenienti sia dal mondo intrapsichico che dal mondo esterno e permettere agli educandi di educare la volontà insegnando loro come si prendono delle decisioni. La volontà presuppone la capacità di riflettere sulle conseguenze delle proprie scelte. L’atteggiamento migliore lo si assume quando si è capaci di prendere in considerazione tutto quello che può accadere. A volte, prevale la faciloneria o la superficialità di certe scelte. Va anche precisato che le buone intenzioni non garantiscono necessariamente delle buone decisioni. Infatti è possibile agire in buona fede ma con poca saggezza. Alla volontà dunque appartiene il compito di affrontare il processo della scelta ed è ovvio che libertà e volontà sono strettamente collegate l’una all’altro. Può esserci una vera libertà senza il timone della volontà che permette all’educando di riflettere e ragionare sulle conseguenze cui andrà incontro? Certamente no. Lo spontaneismo comportamentale che lavora solo sulla logica della “voglia” di fare o non fare azzera la possibilità di divenire costruttori del proprio destino.
“Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”, ha affermato Niccolò Machiavelli. Educare la volontà è insegnare, in sintesi, come si prendono delle sagge decisioni. E il viaggio continua… Grazie.