Una madre e un padre sono autorevoli quando sanno trasmettere con autenticità e spontaneità i valori e l’essenza della loro personalità, senza doversi imporre con ricatti, manipolazioni o mistificazioni.
La prima persona autorevole di cui ho un chiaro ricordo è il professore di Storia dell’Arte, Giulio Labruna, incontrato negli anni del liceo. A differenza di tutti gli altri docenti il suo stile relazionale era improntato ad instaurare, in primis, un contatto diretto ed empatico con la classe. Il suo atteggiamento aveva il potere di motivare tutti a un maggiore impegno e rispetto delle regole. Era dotato di un forte senso dell’humour e sapeva sdrammatizzare i momenti di tensione con un largo sorriso che gli illuminava il volto e rasserenava gli animi. Ricordo che durante la programmazione delle gite era il docente più conteso da ogni classe in cui insegnava. A quel tempo ignoravo del tutto la parola “autorevolezza” ma oggi so che egli era, magari senza che nemmeno lui stesso lo sapesse, un insegnante altamente autorevole, di cui oggi vi è un grande bisogno sia nelle istituzioni scolastiche che nelle diverse realtà educative.
Essere autorevoli richiede l’arte di entrare in intimo contatto con se stessi, di potersi esprimere nella fedeltà alla propria natura e di assumere un comportamento etico perchè frutto di un cammino di maturazione valoriale non dettato da moralismi o condizionamenti forzati da input educativi pedanti e rigidi.
Come divenire genitori autorevoli non è una ricetta di cucina ma un processo di lenta e continua maturazione personale. L’autorevolezza, a differenza del permissivismo, fonda la sua essenza sul principio dell’autorità educativa: c’è chi educa e chi viene educato. Questa linea di confine presuppone la distinzione di ruoli e funzioni. Inoltre, un genitore autorevole partecipa in prima persona all’azione educativa attraverso la relazione dialogica che sa costruire una cornice di senso e di significato costruttivo per la crescita del figlio. Un bambino apprende interiorizzando ciò che gli viene proposto, mentre un adolescente rivede e rielabora alla luce di nuovi elementi ciò che precedentemente aveva interiorizzato. Un genitore autorevole sa riconoscere che tra una proposta e una risposta c’è sempre di mezzo la libertà del figlio di prendere le sue decisioni e che queste possono, se oggettivamente nocive, essere messe in discussione ma mai ignorate o represse. Si diventa autorevoli quando si è raggiunta una solidità dell’essere (conoscenza di sé, autostima), affettiva (capacità d’amare ed essere amati) e spirituale (valori e trascendenza) sufficientemente positiva. Come divenire genitori autorevoli richiede empatia, senso dell’humour, accurate competenze conoscitive, coerenza e assertività (la capacità di comunicare senza subire o aggredire). Ognuno di questi punti può essere sviluppato tramite mirati percorsi di crescita personale. Quando un genitore è autorevole irradia se stesso esattamente come un sole: la sua energia d’amore per la vita bacia il cuore e apre la mente dei figli verso la conquista del Progetto Felicità.