La guarigione interiore è un fiore che sboccia, un cammino verso la libertà di essere la persona che siamo.
Sino a quando siamo bloccati nella prigione della “non esistenza” siamo aquile con le ali spezzate. Il problema di fondo di molte ferite è se ci siamo sentiti accettati in modo incondizionato da chi si è preso cura di noi. Un genitore che proietta i suoi bisogni e le sue aspettative sul figlio non riconoscendone i tratti dell’individualità nascente, provoca una deviazione nella linea del divenire fedeli a se stesso. Ogni bambino desidera sentisi amato, stimato e riconosciuto per ciò che è, secondo i tratti della sua natura in cui sono presenti talenti, attitudini e potenzialità di crescita. Ognuno di noi è in attesa di ricevere un abbraccio accogliente in cui sentirsi a casa. I bambini, non a caso, ricercano in modo istintivo il contatto fisico attraverso cui ricevono la conferma che è bello sentirsi voluti bene e attraverso cui esprimo il loro affetto. Un sentimento è come un fuoco che desidera esprimersi per far sentire il suo calore. Ogni ferita infligge dei duri colpi all’armonia di una persona in crescita, poiché danneggia la spontanea espressione del “vero sé”. Essere stati feriti non significa rimanerlo per tutta la vita. Comprendere che possiamo recuperare il contatto con la parte più genuina di noi stessi, è stata una delle più importanti scoperte degli ultimi decenni. Ci possiamo lamentare di molte cose ma è solo attraverso una ferma decisione di prendersi cura di sé con pazienza, onestà e amorevolezza che potremo ritornare a splendere della nostra luce interiore. La guarigione interiore è un fiore che sboccia, in cui sono presenti i colori e i profumi che ci rendono unici al mondo!
Per chi lo desidera potete ascoltare o riascoltare la 221 puntata di “Volersi bene” dal titolo “Il cammino della guarigione interiore” trasmessa da “Radio Evolution“.