La coppia può costruire o distruggere la propria felicità.
Da cosa dipende la felicità di coppia? Essere felici in coppia, dipende da ciò che facciamo da un punto di vista comportamentale.
«Esiste la ricetta per la felicità di coppia? Una bimba di solo otto anni mi ha detto di sì e in due minuti me l’ha anche prescritta come ricetta medica:
– Dolcezza
– Mangiare con lui
– Affetto
– Consolarlo
– Condividere la merenda
– Farlo contento
– Giocare con lui.
Direi che per i suoi otto anni la piccolina sa il fatto suo! Io sono rimasta a bocca aperta, perché con semplici parole questa bambina ha elencato saggiamente alcune “funzioni dell’Io” fondamentali per la vita di coppia che come adulti abbiamo dimenticato di usare, soprattutto nel caso in cui sorge un conflitto. Emerge da questa ricetta un obiettivo importante: il benessere dell’altro. Vi sono funzioni dell’Io come “leggere, scrivere e far di conto” che a detta dei vecchi programmi ministeriali dovevano essere competenze dei bambini alla fine della quinta elementare. Per facilitare le persone nella comprensione delle funzioni dell’Io, le faccio tornare con la memoria alla modalità della scelta del pegno: dire, fare, baciare, lettera, testamento. Se eravamo capaci di scegliere un pegno viene da sé che potevamo decidere cosa fare o non fare. Pertanto, anche come essere felici in coppia, dipende da ciò che facciamo da un punto di vista comportamentale.
Dai racconti delle persone che incontro cerco di far emergere la sequenza di alcuni comportamenti che, se non sono fatti al momento giusto e alla presenza delle persone giuste, rischiano in futuro di diventare motivo di litigio e poi di conflitto. Ad esempio, la presentazione del partner agli amici con la definizione di ciò che realmente egli è a livello di relazione affettiva o se l’altra/o è presentato come una semplice amicizia quando tale non è. Un altro motivo di futuro conflitto può essere quando un regalo di compleanno o per un’occasione importante viene sottovalutato o addirittura dimenticato. Penso che ognuno di noi abbia il suo penoso ricordo a tal riguardo. Sembrano eventi banali ma nelle relazioni affettive tra due partner questi aspetti sono importanti, perché rimandano immediatamente al tipo di pensiero e al riguardo che si ha per la persona amata. Sono semplici comportamenti accompagnati da un’attenzione verso l’altro che assumono un senso d’appartenenza reciproca nell’interazione. Normalmente il pensiero precede ogni nostra azione che, proprio per questo, definiamo “intenzionale”. Pensare a ciò che facciamo, dovrebbe pertanto precedere e non bloccare le azioni, come nel caso dell’ansia, della paura o dell’incertezza». (tratto dalla pubblicazione LA VITA DI COPPIA Come raggiungere la maturità psicoaffettiva a cura di Gabriella Ferriani e Pietro Lombardo, pp. 47-48).
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