Amare se stessi: egoismo o altruismo?
“Quanto più riusciamo a esseri veri e tanto più siamo liberi di amare in modo maturo e generoso”.
«Amare se stessi per amare gli altri: è questa la via da seguire per raggiungere nel tempo una solida maturità psicoaffettiva. Siamo delle persone che mantengono nel tempo delle relazioni affettivamente malate, che non sanno chiudere un cerchio patologico e che si lasciano togliere tutte le energie in un circolo improduttivo di speranze puntualmente disattese? Siamo come fiori avvizziti, lampioni spenti di speranza, arcobaleni senza colori, poesie senza versi o campi di grano inceneriti dal fuoco della rabbia repressa? Tutti questi comportamenti malsani sono dovuti a qualche forma di mistificazione che ci ha graffiato e sporcato dentro. Quando cresciamo mistificati, siamo come una veste lacerata, una rosa senza profumo, una lattina calciata sui marciapiedi della vita che a volte viene usata come se fosse una “persona-oggetto”, a dire il vero nemmeno di gran valore, tant’è che prima o poi viene abbandonata in qualche pozzanghera d’anonima inutilità. L’amore sacrificale rivela la presenza della mistificazione. «Ama il prossimo tuo come te stesso»: questa è la verità dell’amore autenticamente libero, con l’A maiuscola.
Chi vive esclusivamente per gli altri senza coltivare la propria crescita umana e spirituale, potrebbe rivelare una forma di dipendenza affettiva; a volte, questa forma di servilismo si esprime a livello inconscio e rivela la convinzione che l’unico modo per essere amati consista nell’occuparsi o mettersi al servizio degli altri. Apparentemente potrebbe sembrare una scelta d’altruismo, in realtà è una forma d’amore mistificato: è sbagliato non concedere a se stessi il diritto di avere spazi, interessi, tempo e, soprattutto, di poter essere amati in modo vero, profondo e totale. L’idea che sia possibile cambiare con il proprio amore il comportamento dell’altra persona trae origine dalla bambina e dal bambino interiori, che erano convinti che dipendesse da loro far guarire mamma dalla depressione, far tornare a casa il papà o mettere pace tra i genitori. Il bambino erroneamente mistificato pensa che le cose dipendano da lui e pensa che se lui farà le cose giuste, diventando bravo e obbediente, mamma e papà staranno meglio, saranno più felici, si vorranno bene. Non è così: nessuno è totalmente responsabile della felicità altrui. Se fosse così semplice, avremmo trovato la bacchetta magica per mettere tutto a posto. Ognuno ha il compito di assumersi la personale responsabilità di trovare le coordinate del proprio viaggio verso il Progetto Felicità.
Chi vuole veramente maturare, crescere, evolvere e divenire una persona più serena e felice, coglie tutte le opportunità, anche le più minuscole, per darsi una mossa e agire! Sono letteralmente ammirato nel constatare i percorsi di crescita che persone afflitte da pesanti mistificazioni e traumi hanno saputo compiere negli anni, grazie alla loro ferma e decisa volontà di andare oltre la schiavitù in cui si trovavano nel momento in cui le avevo incontrate. È questo il miracolo più grande della vita: utilizzare lo strumento della libertà per liberare se stessi dalle aride terre di un passato ingiusto e intriso di sofferenze d’ogni genere. È questo il dono più grande che possiamo fare a noi stessi e al prossimo: divenire finalmente liberi”. L’autenticità ha in sé una forza meravigliosamente potente: “Quanto più riusciamo a esseri veri e tanto più ci si sente liberi!”. Amare se stessi è la via maestra per imparare ad amare gli altri in modo equilibrato, vitale e generoso». (Tratto dalla pubblicazione “Finalmente liberi: la gioia di essere autentici“).
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There are 2 comments on this post
Salve Dott. Lombardo.
L’ho conosciuta dapprima attraverso gli appuntamenti della rubrica ” Volersi bene” caricate sul canale youtube. Ho poi letto uno dei suoi libri ed ho pianto tanto…Lei parla col cuore attraverso le pagine e per questo la ringrazio. E’ arduo voler bene a sé stessi e perdonare sé stessi per gli errori passati. Si inciampa spesso e si riparte. L’auguro che vorrei rivolgerLe ,con questo piccolo messaggio,è di continuare, continuare e continuare. Abbiamo bisogno di sentire parole dolci, capaci di offrire consapevolezze nuove che possano permettere alla nostra anima di fiorire.
La ringrazio,
una giovane donna
Grazie. La vita è un viaggio e per quanto a volte sia segnato da nuvole scure è sempre possibile andare oltre per scoprire i colori e i profumi di una nuova primavera. E il viaggio continua…