L’autorealizzazione è la meta della crescita umana!
In ogni essere umano vi è una spinta evolutiva che favorisce la crescita e il superamento delle fasi problematiche. Quando vi è un blocco è opportuno intervenire con una relazione d’aiuto.
Sia la psicoanalisi che il comportamentismo hanno prodotto una visione tendenzialmente pessimistica dell’uomo. La prima metteva in risalto come l’essere umano fosse condizionato da istinti e pulsioni, mentre il comportamentismo affermata che l’essere umano è condizionabile dagli eventi esterni, essendo egli una “tabula rasa” sulla quale si può incidere ciò che si vuole. Uno dei primi autori che ha aperto quella che è stata definita la “terza via”, è stato Carl Rogers. Egli ha riorientato la psicologia verso una visione più ottimistica dell’uomo mettendo in evidenza la presenza di forze interne e costruttive, che lo possono guidare nel divenire artefice della propria realizzazione personale. Ogni essere umano è dunque potenzialmente padrone di se stesso e attrezzato per far fronte sia alla sua propria natura interna (pulsioni e istinti) che ai diversi condizionamenti ambientali (genitori, insegnanti, società). Per Rogers e gli autori della psicologia umanistica in ogni essere umano risiede una forza vitale che tende all’autorealizzazione, nonostante gli ostacoli che si possono trovare lungo il cammino della propria crescita. La realtà ci insegna che questo potenziale di crescita non sempre diviene realtà e che vi sono delle persone bloccate nel loro cammino maturativo. Una fase della vita dove questa situazione si presenta con frequenza è l’adolescenza. Vi sono giovani che permangono in uno stato di continua immaturità, incapaci di divenire responsabili e autonomi. Come intervenire? La soluzione più razionale è quella di avviare una relazione d’aiuto con figure professionali in grado di adottare il giusto atteggiamento per entrare in contatto con la realtà interiore dell’altro. Anche un genitore può imparare in che modo rendere più efficace il suo intervento educativo, nel momento in cui riconosce quali sono i punti essenziali per instaurare una relazione di sostegno e d’incoraggiamento. È importante sapere che vi sono delle abilità da mettere in campo per aiutare un’altra persona a maturare. Ovviamente, senza la disponibilità da parte dell’altro si incontra un muro, ma è incoraggiante sapere che sono molto più numerose le persone desiderose di trovare l’armonia, la serenità e la autorealizzazione di quelle che non lo vogliono. Le abilità di rispondere in modo preciso ai bisogni dell’altra persona e la capacità di stimolare in lui delle prospettive da cui nascono nuovi atteggiamenti, è ciò che può aiutare un adolescente a incamminarsi verso la propria autorealizzazione più feconda. In fin dei conti si tratta di farsi aiutare per aiutare.
Ti potrebbe interessare il workshop di sabato 23 marzo 2019 da me tenuto: “Come sopravvivere con gli adolescenti”
Ti potrebbe interessare la nuova pubblicazione “Come educare. Metodi e strategie per educare in modo efficace“.
Ti potrebbe interessare la pubblicazione “Come sopravvivere con un adolescente”