Trasmettere fiducia genera un apprendimento attivo.
L’incontro è un interazione umana fatta di sguardi, di sorrisi, di contatto fisico oltre che di parole.
E’ importante comprendere che non ogni comunicazione diventa una relazione. Jane Elliott (27.05.1933) è un insegnante e attivista anti-razzista che nel 1968, all’indomani dell’uccisione del reverendo Martin Luther King, provò a discutere di discriminazione e razzismo con i suoi alunni di terza elementare a Riceville, nello stato dello Iowa. Subito si rese conto che la discussione non coinvolgeva particolarmente coloro che solitamente non avevano una relazione con le minoranze. Allora, per trasmettere l’idea di discriminazione, Jane Elliott decise di dividere la classe nei due giorni successivi: da una parte i ragazzi con gli occhi azzurri, dall’altra quelli che gli occhi scuri. Ai primi concesse una serie di privilegi e li riempì di complimenti. Ai secondi, invece, riservò punizioni e discriminazioni. Il giorno dopo, al contrario di quello precedente, ai ragazzi con gli occhi scuri furono concessi privilegi, agli altri le punizioni. Quale fu l’effetto di questa divisione all’interno della classe? Si verificò che il gruppo privilegiato dimostrò di seguire con maggiore partecipazione le lezioni in classe, le loro risposte alle domande erano più rapide e precise e i risultati sempre migliori nei test. Coloro che, invece, erano discriminati si sentivano più abbattuti e ciò provocava sempre risposte incerte e voti più negativi. E’ un dato certo che l’atteggiamento di una persona adulta nei confronti dei bambini e degli adolescenti (ma anche verso altri adulti verso cui svolge un ruolo di guida) può produrre risposte comportamentali molto diverse tra di loro. Questo accade perchè la comunicazione umana ha un codice non verbale (sguardi, gesti, tono della voce, mimica facciale, ecc) oltre che verbale, che influenza in modo decisivo il clima relazionale. La comunicazione umana è come una danza che può diventare fonte di ricchezza o di povertà relazionale. E’ importante comprendere che grazie alla comunicazione possiamo generare un processo di crescita o di blocco nello sviluppo delle potenzialità umane e questo riveste particolare valore a livello educativo.
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