Chi attraversa la fragilità diventa forte!
Perchè mai dovremmo vergognarci della parte più umana di noi: la nostra fragilità.
E’ nella fragilità che sta la nostra forza. Non si diventa uomini e donne senza attraversare le terre della propria fragilità dove abitano sanguinanti ferite, gravi sbagli, pesanti traumi, vulcani di rabbia, segrete perversioni o pozzanghere scure d’angoscia. Credersi più forti della propria fragilità ci rende ancora più vulnerabili e ciechi viandanti che perdono di vista lo splendore di un cielo stellato dove brillano i riflessi di un’eterna bellezza. Provo una grande ammirazione per chi si confessa nella nudità della sua fragilità, superando l’imbarazzo della vergogna a rivelarsi senza maschere, trucchi o comode giustificazioni. La verità è che tutti possiamo cadere sotto il peso di situazioni che mandano in frantumi la nostra dignità umana, facendoci ruzzolare nelle voragini del male. Quando siamo sporcati dal male altrui come è possibile non rispondere con le lame di una rabbia che non si placa sino a quando non trova vendetta? Una sensibilità che è trafitta dalla cattiveria altrui sino a quando può resistere e non soccombere sotto il peso di una sofferenza troppo forte da sopportare? Dio non sceglie le persone forti, ma coloro che dalla debolezza umana hanno saputo trarre insegnamento e il coraggio di chiedere perdono. Dio ama le persone che grazie ai loro peccati hanno saputo scegliere la via del bene e hanno voluto, con la loro buona volontà, riparare al male compiuto. Dio ama le persone fragili, perchè in esse può nascere il fiore dell’umiltà da cui nasce il profumo più bello: l’amore autentico verso sé e il prossimo!
«Sembra una contraddizione enorme: eppure “è proprio nella nostra fragilità che sta la nostra forza“! I momenti di debolezza, di sconforto, di vulnerabilità sono come dei fari che, nella notte della speranza e della fiducia, orientano le nostre scelte verso la saggezza e la verità, permettendoci così di recuperare una giusta ed equilibrata visione della nostra esistenza. Essere fragili è essere creature umane. I nostri bisogni d’affetto, di stima, di appartenenza, di sentirsi importanti e degni d’amore, sono così meravigliosamente umani. I sentimenti sono come dei colori caldi, vibranti, accesi di passione, con cui poter dipingere di generosità, d’entusiasmo e di grandezza d’animo le bianche tele di ogni giorno. La sensibilità è così tenera e delicata, come il primo sorriso di un bambino; la nostra anima è così lucente, pulita e capace di slanci sublimi, se sciolta dalle catene dell’ego e lasciata libera di volare tra la terra e il cielo» (tratto dalla pubblicazione Volersi bene pp.86-87). Possiamo lasciarci catturare dalla nostra fragilità o decidere di prenderla, come argilla, per dare forma alla parte migliore di noi. E’ nella fragilità che sta la nostra forza!
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