E’ il momento della responsabilità!
La grande e dura lezione del Coronavirus è che non siamo padroni della vita e che è necessario ritrovare i valori che sostengono la crescita dell’intera umanità.
Nessuno lo poteva immaginare ma adesso siamo nel mezzo di una grande crisi sanitaria che si riversa in ogni settore della vita umana: sociale, scolastica, economica, religiosa, ecc. La realtà è quella che stiamo vivendo, nel dover fermare un paese intero e rivedere il nostro stile di vita. La libertà di movimento è limitata, il contatto fisico è vietato, la possibilità di celebrare funzioni religiose di qualsiasi natura è sospesa e le scuole sono ferme. E’ tutto cambiato e noi non lo potevamo sapere sino a qualche mese fa, quando allegramente festeggiavamo il capodanno, anche se dalla Cina le immagini di città deserte avrebbero dovuto metterci in allarme e farci riflettere sull’imminente nube tossica che stava per abbattersi sulle nostre fragili certezze. Il fatto è che tocca sempre agli altri ma mai a noi. Questo modo di percepire la realtà è una forma di autodifesa dalla sofferenza che, al contrario, non fa sconti a nessuno. La grande e dura lezione del Coronavirus (di cui avremmo fatto volentieri a meno) è che l’uomo del 2000, per quanto si sia evoluto nella tecnologia e nelle scienze, rimane pur sempre un essere che deve confrontarsi con il mistero della vita e della morte. Noi non siamo i padroni del mondo e anche il paese economico più potente nulla può fare davanti a ciò che dalla natura si rivolge contro l’uomo. La grande e dura lezione del Coronavirus è che il senso della vita non sta nell’economia o nel progresso scientifico ma nella solidarietà umana.
Ci sono infermieri/e e medici che ogni giorno lavorano sino allo stremo delle loro forze per salvare vite umane in ospedali sull’orlo del collasso, rischiando di essere a loro volta contagiati. La grande e dura lezione del Coronavirus è che siamo costretti a fare i conti con il limite dell’esistenza umana, a doverci confrontare con l’invisibile nemico che ci colpisce senza nemmeno avvisarci e che ci costringe a limitare la nostra libertà di movimento e di aggregazione sociale. E’ mai possibile che qualcosa di così infinitamente piccolo possa arrestare un’intera società? La verità è che la superbia dell’uomo è stata messa al tappeto e che tutti siamo chiamati, in questo tempo di quaresima, a riflettere sull’autentico senso e il significato dell’esistenza umana. Ora sappiamo che la libertà è una conquista da rispettare con delle scelte coraggiose e il rispetto del limite. Ora sappiamo che una stretta di mano e un abbraccio sono portatori di un qualcosa che va oltre la materialità e che ci consentono di sentirci pienamente umani. Oggi sappiamo che andare a scuola è una grande opportunità per aprire la propria mente, per stare insieme agli altri e per non annoiarsi ore ed ore con i social network o i videogiochi. Oggi sappiamo che se in famiglia non vi è dialogo un figlio e un genitore sono come due estranei che sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto. Oggi sappiamo che la responsabilità di ognuno contribuisce al bene comune e che non siamo singoli atomi separati gli uni dagli altri ma molecole di un grande sistema chiamato vita. Oggi sappiamo che l’uomo di oggi sta vivendo quello che vivevano gli uomini dell’antichità quando erano colpiti dalle grandi carestie o epidemie: angoscia, panico, terrore, sgomento e incertezza. E questo ci riporta all’umiltà, a riscoprire il significato dell’amore vero, quello che non cerca la propria gratificazione narcisistica ed erotica ma il desiderio di aiutare il prossimo. La grande e dura lezione del Coronavirus è ritornare a scoprire come siamo fragili quando ci crediamo onnipotenti e poniamo le scelte della nostra vita negli idoli di una falsa felicità. Ora che siamo tutti costretti a modificare l’abituale stile di vita abbiamo il tempo per riflettere, per meditare e per ritornare a scoprire ciò che conta per davvero.
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There are 2 comments on this post
Grazie per questa bellissima riflessione
Purtroppo sempre valida questa riflessione sebbene sia passato più di un anno!!
Un abbraccio…