Dove si trova la bellezza?
Una piccola storia per riflettere sul senso della bellezza e l’illusione dell’effimero.
“Sei proprio un brutto essere”! “Non ti vergogni del tuo aspetto?”. “Vatti a nascondere che è meglio!”. “Sei una creatura orribile”. Queste erano le frasi che egli si sentiva più spesso ripetere. E proprio non capiva perchè proprio a lui doveva essere capitata una sorte così avversa. “A volte la natura è proprio crudele”, pensava tra sé e sé. “Tu nasci con un aspetto e non puoi fare nulla per poterlo cambiare”. I suoi giorni si trascinavano lenti nella vergogna di sé, lontano da tutti gli altri esseri viventi, nel continuo tentativo di nascondersi alla vista altrui. Egli stesso provava disgusto per la sua forma e, in un certo senso, riusciva a comprendere il disprezzo altrui. Come biasimare il ribrezzo che la sua forma e il suo involucro suscitavano alla vista altrui? Un giorno, mentre si trovava da solo in un bosco dove gli sembrava di trovare un po’ di conforto, ad un certo punto gli si avvicinò una bellissima creatura che non aveva mai visto sino a quel momento. Stranamente ella non ebbe parole di condanna o di disprezzo e nemmeno lo scansò come facevano la maggior parte degli esseri viventi che incontrava. Lei gli si avvicinò e gli disse con dolcezza: “Comprendo il tuo dolore e so come ti senti: isolato, pieno di vergogna e di disgusto per ciò che sei”. Egli rimase sorpreso a sentire queste parole mentre uno strano calore incominciò a farsi sentire dentro di lui. La creatura gli si avvicinò al cuore e gli disse: “Non avere paura di ciò che sei, perchè a differenza di molti altri, tu vali molto di più di quanto ti hanno fatto credere sino ad oggi”. “Ma come è possibile”, rispose incredulo e affascinato da quelle parole. E lei rispose: “Chi giudica dalle apparenze non può cogliere la bellezza interiore che si nasconde nell’anima di ogni essere vivente. E’ proprio il tuo dolore che ti sta trasformando in una creatura meravigliosa. L’illusione dell’effimero è una trappola per il cuore e la mente. Ed è dalla sofferenza che nascono le opere più belle”. “Fai presto a parlare tu, che hai questo aspetto così meraviglioso”, le rispose un po’ irritato abbassando lo sguardo. “Ciò che stai patendo oggi, sarà la tua gioia del domani e per sempre sarai ricordato come una delle creature più belle”. “Ma come è possibile?, le rispose incredulo. “Aspetta domani e vedrai…”, fu la risposta della meravigliosa creatura che sollevò le sue ali di farfalla e si allontanò con un luminoso sorriso dall’incredulo bruco.