Il cammino della crescita.
Ogni cammino presenta delle cadute e degli sbagli. Ciò che conta è volgere lo sguardo interiore verso il bene, la pace e la guarigione.
Nel percorso di crescita della nostra vita spesso capitano momenti di grande confusione e di smarrimento che ci portano a compiere delle scelte sbagliate. Quando un nostro bisogno non viene soddisfatto si crea uno stato di sofferenza. La sofferenza si trasforma in una nevrosi. Ed è proprio a causa della nevrosi che assumiamo dei comportamenti volti a soddisfare la natura di quel bisogno con una modalità errata. Ed è proprio in questo modo che si genera ulteriore angoscia e un senso di malessere, poiché non è bevendo una sostanza alcolica che il desiderio di sete viene soddisfatto. Comprendere che siamo tutti inclini a cadere in dei comportamenti disfunzionali è il primo passo per incominciare a rimettere ordine nel proprio disordine. La capacità di ascoltare se stessi, di chiamare le cose con il loro nome e di mettersi davanti alla verità, sono tre passaggi fondamentali per iniziare un percorso di crescita e di guarigione. In fin dei conti, anche Dio non si scandalizza davanti alla fragilità dell’uomo. Anzi, egli va incontro alle persone che vivono nel disordine per dare loro l’opportunità di rialzarsi dal fango in cui si trovano e proprio grazie a quel fango costruire una nuova realtà di pace, armonia e di bellezza. Ecco perché è importante riconoscere il proprio malessere, la propria dipendenza e rendersi conto che stiamo volgendo lo sguardo nella direzione sbagliata. Ciò che conta è saper esercitare la propria volontà di bene e scegliere quelle azioni che fanno chiarezza, ordine e pulizia. Il cammino dell’uomo verso la pace è irto di difficoltà e momenti bui ma non per questo è impercorribile. E il viaggio continua… Grazie.
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