Saper condividere nella coppia
Nessuna difficoltà è così grave se ci tiene per mano nel cammino della vita.
«Sembra che dalla scintilla da cui parte il colpo di fulmine passino in media non più di quattro minuti dedicati alla riflessione, per poi farci innamorare della persona che magari vediamo per la prima volta. In quei quattro minuti si gira un cortometraggio di cui siamo ideatori, registi, sceneggiatori e protagonisti; tutto avviene nella nostra mente e nel nostro corpo che sentiamo entrambi in balia di forti emozioni. Se poi ai quattro minuti seguono, come a volte succede, dieci anni di fidanzamento ecco che si arriva al matrimonio per sfinimento; e dopo un anno e anche meno, bastano altri quattro minuti per mandare il matrimonio in crisi profonda, spesso senza possibilità di recupero. Che cosa impedisce di mandare tutto all’aria, quando sembra che l’allontanarsi l’uno dall’altro sia l’unica soluzione? L’impegno reciproco nel superare le criticità che la vita ci riserva, il valore della fedeltà, l’amore per l’altro, la scelta fondamentale di voler vivere, nonostante tutte le difficoltà, insieme. È dunque la capacità di condividere i progetti, sorreggendosi vicendevolmente nell’accogliere i figli che vanno sostenuti nel loro percorso di crescita, un fattore fondamentale dell’unione di coppia. Condividere non significa rinunciare a ciò che individualmente è importante per ognuno di noi, ma significa avere rispetto per gli spazi di azione dell’altro in cui può coltivare le sue passioni, amicizie e interessi. Il rispetto presuppone un giusto distanziamento dall’altro che non compromette per niente la centralità della coppia e tantomeno i suoi confini. Pertanto, condividere non significa fare necessa-riamente sempre le stesse cose insieme, ma lasciare all’altro la libertà di esprimere se stesso con l’accordo di entrambi.
Il “magico accordo”.
Nel riportare questo concetto un’intuizione mi riporta a un film molto bello, New York New York, (1977) con Liza Minelli e Robert De Niro, lei cantante e lui sassofonista, che racconta una bellissima storia d’amore. I due protagonisti avevano un loro linguaggio: il “magico accordo” era la loro frase reset nell’affrontare le situazioni difficili. I romanzi e i film spesso si dimostrano buoni canali con i quali addentrarci in straordinarie storie d’amore. Grazie a questi strumenti e alla nostra naturale empatia, riusciamo a immedesimarci e far uscire da noi calde lacrime, magari trattenute da molto tempo. Guardare un film insieme può aiutare una coppia a mettere in luce alcune situazioni che hanno bisogno di essere affrontate o per le quali sarebbe necessario un confronto. Spesso consiglio alle coppie che ricevo in terapia di stilare, prima individualmente e poi in coppia, la loro top ten dei film più amati. Emergono spunti interessanti che si prestano per accedere a tematiche spesso tenute nascoste e talvolta dolorose. Certo è che la nostra esistenza è “il romanzo” per eccellenza, fatto di alti e bassi che spesso mettono a repentaglio la stabilità della vita di coppia. Come nel gioco Monopoli, la probabilità di affrontare un imprevisto è all’ordine del giorno. Nella vita gli imprevisti vanno affrontati con soluzioni, talvolta immediate, talvolta pensate con calma e determinazione; è ancora meglio se sono condivise nella speranza che non siano degli “agiti” senza il filtro della razionalità». (Dalla pubblicazione LA VITA DI COPPIA, pp. 49-52). E il viaggio continua… Grazie.
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