Accendere la candela.
“È molto più importante accendere una piccola candela che maledire l’oscurità”. Confucio
Prima o poi cadiamo tutti nella valle dell’oscurità. A volte ci sentiamo invincibili, come se solo agli altri capitassero certi eventi dolorosi o problematici. Eppure la vita ha la sua porzione di dolore per ogni essere umano. Il lamentarsi, il puntare il dito, l’autocommiserarsi o il lasciarsi prendere dalla disperazione sono tutti atteggiamenti più che comprensibili dal punto di vista umano. Eppure, non è in questo modo che possiamo essere liberati dal male che ci affligge. Ecco allora la necessità di accendere anche solo una scintilla di speranza per incominciare un percorso di rinascita. Come il mare si rivela nella sua grandezza attraverso un numero immenso di gocce, così noi possiamo, passo dopo passo, incamminarci verso la guarigione e scalare la dura roccia dell’angoscia che ci attanaglia. La verità è che non esistono rimedi magici per riuscire a superare la valle oscura in cui ci troviamo. Ciò che conta è di non rimanere soli, farsi aiutare, ricevere un sostegno e riscoprire la forza della fede che tutto può donando la forza della consolazione. Come recita il Salmo 23: «Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza». Quando si è nell’oscurità è facile perdere la speranza, rassegnarsi e chiudersi nell’angolo buio della propria disperazione. L’essere umano è come un girasole che ricerca la luce ed è proprio per questo che dovremmo ricordare l’aforisma scritto dal celebre maestro cinese Confucio: “Se sei immerso nel buio, vale di più candelina che mille fiammeggianti proteste contro l’oscurità“. E il viaggio continua… Grazie.
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