Rilassarsi è come respirare: fa parte della vita!
Rilassarsi è l’arte di sapersi rigenerare e distendere per ritrovare forza, equilibrio e benessere.
Che cosa è il rilassamento? Rilassamento in senso corporeo significa il ritorno del muscolo al suo stato normale dopo un lungo periodo di tensione. L’esperienza quotidiana ci insegna che la nostra esistenza si svolge tra i poli del sonno e della veglia, dell’attività e della passività, della tensione e del rilassamento. Le diverse dimensioni dello stato psicofisico dell’individuo sono eccitazione-inibizione e tensione-acquietamento. Esse possono essere ricondotte a due fondamentali stati: quello di attivazione e quello di rilassamento. L’attivazione e il rilassamento, da un punto di vista fenomenologico, sono considerati distinti oggetti di ricerca, nonostante siano valutati come poli opposti di uno stesso continuum. Semplificando possiamo affermare che un’eccessiva attivazione è considerata come la principale causa delle malattie psicosomatiche legate alla gestione dello stress. L’organismo umano infatti, è dotato di complessi sistemi funzionali che si adattano continuamente alle variazioni delle condizioni esterne ed interne, al fine di mantenere uno stabile equilibrio. Lo stato di attivazione o di allerta si origina quando l’organismo avverte un evento considerato come pericoloso. L’attivazione risulta dunque essere la reazione generalizzata di un sistema che deve giustamente fronteggiare una variazione delle condizioni preesistenti. Uno stato di attivazione prolungato e/o eccessivo porta a una fase di esaurimento o scompenso che impedisce ad un essere umano di dare del proprio meglio. Ad esempio, è stato scientificamente verificato che uno stato di attivazione ha delle precise manifestazioni fisiologiche:
- aumento della frequenza respiratoria;
- aumento del consumo d’ossigeno;
- aumento della frequenza cardiaca;
- diminuzione delle resistenza elettrica cutanea (causata dall’aumento della sudorazione)
- aumento del tono della muscolatura scheletrica;
- vasocostrizione periferica;
- aumento della “desincronizzazione dell’elettroencefalogramma (EEG), vale a dire aumento delle frequenze e diminuzione delle ampiezze delle onde cerebrali.
Al contrario, uno stato di rilassamento produce un abbassamento generale dell’intensità di eccitazione della componente simpatica del sistema nervoso autonomo, e un aumento dell’attività della componente parasimpatica. A livello psicologico il rilassamento si manifesta mediante una sensazione soggettiva di tranquillità e distensione, una diminuzione della vigilanza e con un rimanere intimamente stabili di fronte a stimoli interni ed esterni. Lo stato di rilassamento consiste nel mantenere una condizione di equilibrio con un enorme vantaggio sia per le funzioni fisiologiche che quelle mentali. Ecco perché è importante dedicare ogni giorno del tempo alla pratica di esercizi di rilassamento o ad attività che inducano tale stato. Pochi minuti al giorno per rilassarsi migliorano la nostra condizione psicofisica permettendoci di utilizzare meglio le nostre energie e potenzialità.