Non si cresce liberi se non si ci si sente amati e apprezzati per ciò che si è.
È importante domandarsi: chi parla dentro di noi? Se siamo stati giudicati o colpevolizzati abbiamo ricevuto un freno alla nostra libera crescita. Senza una sicurezza affettiva di fondo sulla quale si costruisce la fiducia in sé si corre il rischio di sentire ripetere in noi tutte le voci che ci hanno inibito, giudicato, colpevolizzato o criticato. Ecco perché è importante domandarsi: quali sono le voci interne che ci parlano? E’ la voce di un genitore amorevole, paziente e comprensivo, sempre pronto ad incoraggiarci e a sostenerci nei nostri sforzi? O è la voce di un genitore aspro, freddo o colpevolizzante che continua ad agire dentro di noi e a trasmetterci un costante senso di inadeguatezza?
Per conoscere la propria altezza bisogna che qualcuno ci faccia sedere sulle spalle del suo cuore innamorato della nostra pura essenza.
Spesso e volentieri non ci sentiamo all’altezza di quello che siamo semplicemente perché non c’è stata data la possibilità di conoscere il nostro vero potenziale. Quando siamo bambini è normale essere sottomessi alla presenza di un genitore. Tutto ciò che i genitori ci trasmettono sono messaggi che vengono interiorizzati, il più delle volte, a livello talmente profondo e inconscio che agiscono senza la nostra piena coscienza. Ecco perché una volta che si cresce diventa importante chiederci: chi parla dentro di noi? La voce della libertà o quella dell’oppressione? Quando scopriamo che agiamo su dei condizionamenti che non ci appartengono possiamo spegnere questo registratore interno e decidere di incominciare una nuova incisione: la voce del nostro “vero sé”!
Le parole dei genitori rimangono impresse nella memoria affettiva di un bambino
I bambini hanno bisogno di sentirsi fondamentalmente compresi da una parte e incoraggiati nello sforzo dell’apprendimento dall’altra. Bambini che non si sentono mai dire “sono orgoglioso di te, di come hai agito, dell’impegno che ci hai messo”, ma che al contrario continuano a sentirsi dire “non è così che si studia”, “non fai mai abbastanza”, “potevi farlo meglio” sono bambini che cresceranno insicuri con un continuo senso del non apprezzamento interiore. Ecco perché diventa davvero importante che ci domandiamo se in questo momento siamo capaci di far crescere la parte saggia di noi e di donarci quelle parole che nutrono la crescita e che aprono gli orizzonti alla dimensione della pace, dell’armonia e della vera libertà.