“L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi”, Leo Buscaglia.
Sono cresciuto con una madre molto ansiosa e sono sopravvissuto! Conosco molto bene il meccanismo dell’ansia avendola sperimentata più volte in prima persona. Una volta, mentre tranquillo leggevo un libro in aereo, il mio vicino con due occhi terrorizzati e una voce tremante mi disse: “Scusi se la disturbo, ma lei non sente un certo “strano rumorino” a bordo?”. Risposi di no, ma dopo pochi secondi incominciai a prestare attenzione a tutti i possibili rumori “strani” e a provare un forte stato d’agitazione che cercavo di nascondere. In effetti, quello fu il viaggio più mistico che feci, poiché iniziai a pregare e a fare un bilancio della mia esistenza. L’ansia è contagiosa ed è, soprattutto, una presenza ingombrante di cui è possibile liberarsi. È possibile imparare a gestire gli stati d’ansia? Quando l’ansia è un fenomeno fisiologico o patologico? Da dove scaturisce l’ansia? A queste e altre domande fondamentali risponderà con competenza il dottor Gian Carlo Gobbi, psicologo e psicoterapeuta, esperto dei disturbi dell’ansia, nel workshop di sabato pomeriggio del 22 ottobre dal titolo: “Come si disinstalla l’ansia?“. Ho chiesto al mio collega di scrivere un breve articolo che illustri il tema del workshop. Buona lettura!
«La parola ansia deriva dal latino angere, che significa “opprimere, chiudere la gola”. L’aspetto somatico è presente già nell’etimologia: una delle principali sensazione è proprio quella del soffocamento, del nodo alla gola. Il nostro ambiente ci fa continuamente delle richieste a cui dobbiamo rispondere, e l’ansia ci viene in aiuto, attivandoci a livello somatico e a livello psicologico. L’ansia, in realtà, è una reazione innata e funzionale alla sopravvivenza: è una sgradevole sensazione di malessere; ha la funzione dimetterci in azione, di introdurci nello sforzo che risulta indispensabile di fronte alle novità, quando è necessario fare di più. È un vero e proprio meccanismo, che pone nella condizione di fare qualcosa per raggiungere l’adattamento, con una attivazione somatica (aumento del battito cardiaco, tensione muscolare, alterazioni della respirazione, sudorazione, ecc.) e psicologica. L’ansia, quindi, ha una sua precisa funzione e non è in sé negativa, ma può avere un duplice aspetto. Un lieve grado di ansia serve ad attivare il nostro comportamento: gioca a nostro favore, è necessario come stimolo vitale, permette di avere più energia, aumenta le nostre potenzialità. L’ansia risulta ottimale fino a un certo livello (si definisce ansia esistenziale); però, se diviene eccessiva, influisce negativamente, fino a portare una vera e propria paralisi (in questo caso, si parla di ansia patologica). Il livello va monitorato e mantenuto non troppo alto: ansia esistenziale e ansia patologica sono disposte su un continuum. Immaginiamo un segmento (ad esempio, un termometro) in cui, superato un certo grado, si entra nella patologia e, se il livello scende, si torna allo stato di benessere». Tratto dal libro Vincere l’ansia
In realtà è sempre possibile affrontare le ansietà della vita in modo diverso, imparare a disinstallare il meccanismo ansioso.
E’ molto importante, quindi, mantenere l’ansia ad un livello ottimale. Ma non è sempre facile; può capitare di vivere periodi di forte ansia. La maggior parte delle persone sa cosa vuol dire avere un livello di ansia elevato, preoccuparsi in modo eccessivo, avere paure irrazionali, essere in preda a pensieri continui e disturbanti, vivere in perenne stato di frenesia e di allerta immotivata. Sono meccanismi in cui è facile cadere ed è poi difficile uscirne, tanto che vivere così può divenire normale e si diventa quasi rassegnati ad essere ansiosi. In realtà è sempre possibile affrontare le ansietà della vita in modo diverso, imparare a disinstallare il meccanismo ansioso, prendersi realmente cura di se stessi e del proprio benessere psicofisico, mettersi in gioco con umiltà e fiducia sulla strada della crescita personale.
Ed è proprio per questo che sabato 22 ottobre nella palestra dell’Evolution training condurrò un workshop dal titolo: “Come si disinstalla l’ansia? 10 Piccoli passi verso la serenità!” Questo workshop ha l’obiettivo di fornire semplici strumenti per affrontare le situazioni che creano ansia, gestire l’emotività, imparare a governare l’agitazione. Perché non è mai troppo tardi per vivere meglio! A cura di Gian Carlo Gobbi.