Scegliere è diventare persone libere!
Molte decisioni sono inquinate da processi d’immaturità psicologica che ostacolano la capacità di operare un saggio discernimento.
Come possiamo prendere una decisione sapendo che è quella giusta? Per prima cosa va detto che non siamo obbligati a compiere sempre la scelta giusta, perchè è sempre meglio prendere una decisione sbagliata piuttosto che rimanere in attesa di quella perfetta che non arriverà mai. Decidere ed agire è indice di una buona intraprendenza e raggiunta autonomia decisionale. L’incapacità di mettere in atto una decisione indica uno stato di dipendenza psicologica dal giudizio altrui e una latente insicurezza psicologica. In secondo luogo, è bene sapere che ogni decisione può essere presa rispettando le aspirazioni del “vero Sè” o attraverso un processo mistificatorio che interferisce con la capacità di comprendere che cosa sia giusto e buono per noi. Ad esempio, se a livello affettivo è presente una forte carenza per il poco amore ricevuto dal genitore del sesso opposto, ci si può innamorare di una persona adatta a noi per il bisogno di trovare un surrogato di madre o di padre, ma sbagliata dal punto di vista dell’affinità psicologica e valoriale. Molte decisioni sono inquinate da processi d’immaturità psicologica che ostacolano la capacità di operare un saggio discernimento. Infine, per sapere se una decisione è quella giusta ci sono almeno tre criteri valutativi che, come un feedback interno, ci aiutano a comprendere se siamo orientati nella giusta direzione. Il primo è l’energia vitale o lo spegnimento di essa che una decisione genera. Se, ad esempio, abbiamo scelto il corso di laurea giusto nonostante le difficoltà e la fatica dell’impegno si avverte di possedere una notevole carica energetica che ci permette di affrontare con successo la strada intrapresa. Al contrario, se il lavoro scelto non ci soddisfa, incominceremo a lamentarci, a sentirci sempre più spossati e affaticati. Il secondo parametro è avvertire un crescente senso di leggerezza, di benessere e di armonia interiore. La leggerezza si sperimenta quando diveniamo liberi da tutti i pesi psicologici dei sensi di colpa, della paura, della vergogna tossica, della poca fiducia in noi stessi o dei risentimenti colmi di rabbia e insoddisfazione. Il terzo feedback è l’avvertire un continuo senso di espansione e crescita interiore, come un albero che continua a germogliare o un prato a fiorire. Le scelte giuste sono quelle che generano continue albe di consapevolezza e aprono il sentiero della vita a nuovi orizzonti. Avvertire spossatezza, pesantezza e monotonia sono segnali che ci fanno comprendere come la scelta fatta non sia quella giusta per la nostra crescita umana affettiva, professionale, relazionale e spirituale. Ecco perchè a volte è utile rivolgersi a chi, dall’esterno, può fornirci una visione più nitida sul cammino della nostra esistenza.
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