Gli adolescenti sono come vento forte che scuote gli alberi dei genitori per vedere quanto essi sono forti nei valori che desiderano trasmettere e testimoniare.
Ogni giorno mi confronto con gli adolescenti e questa è davvero una grande avventura. Ogni adolescente ha caratteristiche simili ma storie completante diverse, talenti e potenzialità che lo valorizzano sotto il segno della sua unicità. Gli adolescenti, se sani, rompono le scatole, perchè questo è il loro compito: andare oltre gli schemi del passato per aprire nuovi scenari e orizzonti di crescita. La difficoltà di stare con loro deriva proprio dal fatto che noi siamo in una zona di comfort, generata da vecchi modi di sentire, pensare e agire che il più delle volte si scontrano con la loro imprevedibile vitalità e voglia di esistere. Ed è proprio per questo che ho chiesto a un mio stimato collega, il dottor Francesco Pivato, di affrontare questa tema nel workshop di domenica 23 ottobre dal titolo: “Come affrontare un adolescente che rompe le scatole” e di presentare il contenuto del suo lavoro in un breve articolo. Leggerlo è già crescere un po’ di più in fiducia e consapevolezza. E il viaggio continua… Grazie.
“In molte società sciamaniche se vai dal guaritore lamentandoti di essere demoralizzato, sconsolato o depresso ti farà una domanda: quando hai smesso di ballare?”
“E quante volte di fronte al nostro lavoro di educatori nei confronti degli adolescenti (genitori, educatori professionisti, insegnanti, ecc.) ci capita di essere demoralizzati, sconsolati o depressi. Sembra che le risorse che mettiamo in campo non bastino mai, sembra che comunque tutto ciò che diciamo o facciamo sia sbagliato. Le proviamo tutte e diamo fondo ad ogni nostra più remota qualità, ma loro non smettono di “rompere” (sì, lo so che è un termine poco professionale, ma dirlo rompe in noi una barriera e ci permette di rilassarci un po’, in fondo, siamo tutti sulla stessa barca).
È possibile aprire un dialogo con gli adolescenti, basta comprendere che le scatole che rompono sono quelle degli schemi che ci siamo costruiti per sentirci sicuri, a posto, normali.
E se andassimo da uno sciamano (anche se non occorre andare in posti esotici per scovarne uno, esistono “sciamani” ovunque accanto a noi) con il nostro portato di pesantezza, lui ci risponderebbe con quella domanda: quando hai smesso di ballare? E anche i nostri ragazzi, quando giunti all’estremo dell’esasperazione chiediamo loro che cosa dobbiamo fare per loro, subito dopo l’ovvio “smetterla di rompere”, ci chiederebbero: ma tu sei mai stato giovane? Che vuol dire: non hai mai sentito dentro quel fuoco della voglia di cambiamento e di trasformazione, quella sete di cose nuove, quel fastidio nei confronti delle cose vissute da sempre, quand’è che hai smesso ti stupirti, di accorgerti di non sapere le cose, di metterti in ballo, di ballare? È possibile aprire un dialogo con gli adolescenti, è possibile ritornare ad essere dei punti di riferimento per loro (certo diversamente da come accadeva quando erano più piccoli), basta comprendere che le scatole che rompono sono quelle degli schemi che ci siamo costruiti per sentirci sicuri, a posto, normali. Quello che ci chiedono è di osare andare oltre i nostri limiti per ricominciare a crescere, per far vedere loro come si fa, per essere compagni (più esperti) di viaggio. L’Evolution Training 2016 offrirà l’importante occasione di tornare in contatto con colui che dentro di me, in realtà, non ha mai smesso di ballare. Come affrontare un adolescente che “rompe le scatole” sarà un occasione di confronto e la possibilità di una nuova esperienza”, Francesco Pivato.