Il fenomeno dell’eterodipendenza.
L’eterodipendenza si manifesta quando siamo succubi delle opinioni e conferme altrui, al punto tale che tarpiamo le ali alla natura del nostro “vero Sè”.
Ricordo quando mia madre in vista di un evento sociale come le feste di compleanno ci diceva: “Vi raccomando bambini, non fatemi fare brutta figura!”, con un tono di voce carico d’ansia. Ricordo come a queste feste ero paralizzato, muto come un pesce e immobile come una statua di marmo, sia per mia timidezza ma anche per la paura di far fare delle brutte figure a mia madre. Mia nonna, invece, diceva sempre che i panni sporchi si lavano in famiglia. Non so voi ma io sono cresciuto con questa costante sensazione di essere sotto osservazione e con il terrore del giudizio altrui. Questa percezione mi ha accompagnato per tanti anni e sino a quando non ho iniziato a lavorarci su, ne sono stato schiavo. Si chiama “eterodipendenza”, il continuare a dipendere da cosa gli altri pensano di noi e dal riceve la loro approvazione. Come ho avuto modo di scrivere: «La paura del giudizio altrui va annoverata come una tra le più frequenti e popolari. La storia che segue è una perfetta sintesi di come si origina e degli effetti che produce: “L’atmosfera che ho respirato nella mia famiglia era la paura del giudizio della gente. Ricordo infatti una frase che mio padre diceva spesso: ‘Della nostra famiglia non si è mai detto nulla di male, mi raccomando non essere tu la pecora nera’. Oggi io mi sento imprigionata in questa mentalità e purtroppo la trasmetto anche ai miei figli. Ora anche se sono adulta ho paura di non essere accettata dagli altri e per questa ragione faccio fatica a dire di no; ho poche amicizie e fatico ad aprirmi». (Tratto da “Volersi bene“, pp. 129-130).
Non siamo nati per essere perfetti o compiacenti ma per essere persone vere e fedeli alla nostra reale natura
Come superare la paura del giudizio altrui? Lavorando sulla propria autostima! La persona con scarsa autostima vive un senso di incertezza su di sé. E’ psicologicamente eterodipendente, in quanto fonda la sua autostima principalmente su ciò che ritiene che gli altri pensino o possano pensare di lui. In particolare tiene in modo spasmodico alla stima e alla considerazione delle persone per lui più importanti come il coniuge, il genitore, il figlio, il collega, l’amico, ecc. Egli desidera fare sempre buona impressione ed essere approvato, pena la compromissione della sua percezione di valere ed essere degno di stima. E’ così importante il giudizio e l’approvazione altrui o è più importante ascoltare e conoscere se stessi con l’obiettivo di esprimersi in modo autentico? Alla fine dei nostri giorni conterà di più l’aver ricevuto tanti like o l’aver realizzato pienamente aspirazioni, talenti e desideri del nostro “vero Sè”? Per superare il giudizio altrui occorre rendersi conto che non siamo nati per essere perfetti o compiacenti ma per essere persone vere e fedeli alla nostra reale natura. Come tutti i percorsi evolutivi non è che si cambia dal mattino alla sera, perchè il peso dei condizionamenti e dei ricordi emotivi legati al dover sottomettersi agli altri, più sono forti e più fanno fatica a sciogliersi. E’ altrettanto vero che possiamo sostituire un imprinting del passato con quello del presente in cui vi è scritta la frase: “Da oggi desidero e voglio diventare me stesso/a, elaboro il mio passato, me ne distacco e vivo pienamente la fedeltà a me stesso/a“. E il viaggio continua… Grazie.
Ti potrebbe interessare il corso sull’autostima da me condotto “Metabolè” che si svolgerà a Verona domenica 27 ottobre 2019. Il corso è a numero chiuso.
Ti potrebbe interessare la pubblicazione OBIETTIVO AUTOSTIMA Un viaggio interiore per coltivarla e rafforzarla
Ti potrebbe interessa il video corso “La giusta stima di sé”
Ti potrebbe interessare la pubblicazione “Volersi bene Viaggio verso il vero sé“