La conoscenza di sé è una chiave che apre la porta della comprensione e dell’evoluzione personale.
L’essere umano nasce con un destino già programmato o dispone di una sua personalità? Egli può evolvere o è prigioniero dei condizionamenti ricevuti? Può rimettere ordine dentro di sé? In che modo è possibile mettere in moto il processo della crescita e mettere in ordine i funzionamenti psichici della nostra persona? Sono queste le domande che ci possono orientare nella direzione della crescita personale e a cui è possibile dare un risposta se si assume un atteggiamento di onesta ricerca e appassionata curiosità. Quando siamo orientati alla crescita significa che siamo delle persone che si avvicinano sempre più all’equilibrio e all’armonia. Quando i nostri comportamenti sono orientati alla fuga dalla realtà, allo stordimento o all’anestesia emotiva e spirituale significa che ci siamo allontanati dalla fedeltà a noi stessi. L’essere umano è un insieme di diverse dimensioni che se integrate danno vita a un’identità matura e solida. Tutti sentiamo se stiamo bene o male, se percepiamo sensazioni di leggerezza o di pesantezza, di benessere o di malessere. La zona dell’intimo sentire dovrebbe divenire il luogo dell’analisi, dell’osservazione, della presa in carico di ciò che dovrebbe essere eliminato, elaborato, ampliato, integrato o trasformato sulla base di ciò che è necessario svolgere al fine di promuovere la piena espressione delle proprie istanze realizzatrici.
L’essere umano non nasce con delle tendenze distruttive ma creative. Egli desidera manifestare la propria natura interiore, come una ghianda vuole diventare l’albero che è.
Ogni persona è unica, poiché ognuno possiede un dato genetico che lo contraddistingue e dei vissuti soggettivi che lo hanno segnato sulla base degli imprinting emozionali e affettivi di segno sia negativo che positivo. E’ indubbio che due figli (persino i gemelli) cresciuti nella stessa famiglia si presentano con dei tratti temperamentali diversi e stabiliscono delle dinamiche relazionali completamente diverse con i rispettivi genitori e l’ambiente sociale. L’aspirazione più profonda depositata nell’essere umano è quella di manifestare la propria esistenza, attraverso una visione e una missione che diano senso e significato al fatto di essere venuti al mondo. L’essere umano non nasce con delle tendenze distruttive ma creative. Egli desidera manifestare la propria natura interiore, come una ghianda vuole diventare l’albero che è. Nessun essere umano ama l’infedeltà alla propria natura, pur potendo arrivare a tradire se stesso e la propria vocazione. Quando questo accade nasce una profonda sensazione d’angoscia e di vuoto esistenziale. Per divenire l’albero che siamo abbiamo bisogno di un ambiente favorevole, dove poter manifestare la luce dell’autenticità che è già presente in noi e che non deve essere acquistata da nessuna parte. Quando questo processo di rivelazione del proprio vero sé s’interrompe o è castrato ecco che assumiamo delle disarmonie di comportamento che possono sfociare in manifestazioni psicosomatiche, nevrosi di vario genere e, nei casi più gravi, stati psicotici. Quando decidiamo di rimettere ordine nel nostro disordine e imbocchiamo il sentiero del ritorno a casa ogni forma di malessere incomincia a essere curata, i comportamenti si correggono e si sprigiona una sensazione di pace e armonia che cresce con il passare del processo di guarigione. Tutto questo richiede un serio impegno a lavorare con la massima onestà su se stessi, non avendo paura d’incontrare i propri mostri interiori o d’affogare nelle pozzanghere di dolore rimaste congelate negli abissi della dimenticanza. Il fatto di poter crescere non annulla la fragilità di cui siamo composti o i limiti di cui siamo costituiti ma li integra con le possibilità di trovare delle soluzioni, di rielaborare una ferita, di attivare nuove risorse al fine di divenire sempre più umani e di ritrovare la bellezza dentro e fuori noi in un volto illuminato dalla fede e dall’amore per se stessi, per il prossimo e per l’Assoluto. Tutto questo non è possibile se non si comprende che sono le nostre decisioni ciò che ci orientano verso la maturità, nella leggerezza di un’anima che fa capriole di felicità dentro il cielo delle possibilità. La verità è che conoscere se stessi ci aiuta a vivere meglio.
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