La formazione del sé nell’adolescenza.
Se a volte i giovani fuggono dalla realtà attraverso il mondo virtuale o dei social è perché non trovano, negli adulti che incontrano, la bellezza, il fascino e il gusto che il viaggiare nel mistero della vita dovrebbe suscitare.
La fase dell’adolescenza è particolarmente delicata, poiché segna il distacco dall’infanzia e l’entrata nel mondo degli adulti. In questo periodo un adolescente deve confrontarsi con la trasformazione del proprio corpo, la maturazione cognitiva, la gestione delle emozioni e il dover prendere delle decisioni fondamentali per il suo futuro: la scuola, il lavoro, la sessualità, le amicizie, i valori e lo scopo della sua vita. Egli da una parte ha il compito di accettare se stesso e dall’altra di doversi integrare con una realtà diversa e piena di contraddizioni. Inoltre, da individualità dovrebbe trasformarsi in personalità per potersi affermare e realizzare. Il potenziale in lui presente va estratto e canalizzato in un preciso progetto identitario. Il rischio maggiore di questo periodo è di cadere nella derealizzazione, ovverossia la perdita della propria identità. È fondamentale il ruolo degli adulti, perché essi rappresentano dei precisi punti di riferimento attraverso cui l’adolescente può raffigurarsi ciò che egli potrebbe diventare. In questa fase gli adulti dovrebbero rappresentare una fonte d’ispirazione continua e raffigurare quei valori che sono alla base delle scelte comportamentali. Se il mondo degli adulti non sa ispirare gli adolescenti, questi ultimi porranno la loro attenzione al mondo dei coetanei o dei miti del momento. Se a volte i giovani fuggono dalla realtà attraverso il mondo virtuale o dei social è perché non trovano, negli adulti che incontrano, la bellezza, il fascino e il gusto che il viaggiare nel mistero della vita dovrebbe suscitare. Inoltre, gli adulti dovrebbero essere un esempio di socializzazione, di solidi legami e d’appartenenza ad una comunità. L’isolamento sociale di molti adulti è il terreno in cui si costruisce l’emarginazione giovanile. Un figlio dovrebbe vedere nei suoi genitori delle persone aperte allo scambio relazionale, sempre pronte ad aiutare il prossimo e fondamentalmente curiose d’umanità. Permettere ad un adolescente di costruire una forte identità, è il miglior modo per permettergli di divenire forte e sicuro nell’affrontare le sfide del futuro.
P.S. Mercoledì 7 novembre alle ore 21.00 a Radio Evolution (www.radioevolution.it), tratterò questo tema in modo molto più articolato. Grazie.
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