Quand’è che impareremo a prevenire?

La natura fa il suo corso ma è l’uomo che la deve conoscere, rispettare e, per quanto gli è possibile, prevederne la possibile irruenza.

Vi è sicuramente una serie di nefaste coincidenze dettate da eventi naturali (nevicata eccezionale e scosse di terremoto) ma anche molto di umano in questa tragedia dell’Hotel Rigopiano. Vi è un’assenza totale di comunicazione tra le varie parti chiamate in causa (sindaco, provincia, Meteomont, ecc.) e un’inefficienza nello sgomberare le strade dalla neve che avrebbe permesso a molti turisti di partire prima che la valanga arrivasse. E’ grave il fatto che non si sia provveduto ad evacuare la struttura alberghiera nonostante le previsioni avevano portato a livello quattro lo stato di allerta valanghe sulla Majella. E cosa dire di quella funzionaria della prefettura che non crede alla telefonata di Quintino Marcella che aveva ricevuto il messaggio dall’amico scampato alla valanga per pura coincidenza, affermando con totale sicurezza che la notizia era solo una grande bufala messa in giro da qualche imbecille? E se è vero che l’Hotel è stato costruito sui detriti di altri eventi naturali, come è possibile ignorare la negligenza di chi non ha saputo valutare la posizione a rischio della struttura? L’elenco della disattenzione umana potrebbe continuare con altri dettagli ma credo che il punto essenziale sia di domandarsi se questa tragedia poteva o non poteva essere evitata. Un terremoto non può essere evitato e nemmeno una valanga ma le conseguenze negative di tali eventi possono certamente essere ridotte e, nel caso dell’Hotel Rigopiano, totalmente evitate: bastava prevenire e utilizzare il principio della massima prudenza. Un’ultima considerazione: ma se quella funzionaria avesse avuto dei parenti ospiti presso l’Hotel Rigopiano, avrebbe reagito nella stessa maniera? Ecco perchè quella dell’Hotel Rigopiano è una tragedia tutta umana!