La trappola mortale.
La realtà del divorzio affettivo è uno dei rischi maggiori in cui la coppia può incappare. Quali sono le conseguenze di tale stato e come ci si arriva?
Una delle realtà che più frequentemente colpisce la vita di coppia è il divorzio affettivo. Questo accade quando lo spazio dell’intimità psicoaffettiva viene a mancare o è minacciato da alcune situazioni. Questo divorzio emozionale caratterizza uno stato di rottura della relazione di coppia senza che a volte vi sia un vero divorzio nel senso giuridico. Ma è proprio a partire da questo stato di reciproca lontananza che si arriva a una possibile separazione in termini legali. Accade, per molteplici ragioni, che la relazione interpersonale basata nel dare attenzione ai bisogni dell’altro e al sapersi reciprocamente ascoltare progressivamente diminuisce, sino ad esaurirsi in modo totale. Ciò che caratterizza il divorzio affettivo è un silenzio glaciale. Si preferisce rimanere chiusi nel proprio mondo piuttosto che dialogare e confrontarsi. Non si parla più, ci si trattiene dal parlare, si comunica attraverso brevi messaggi basati più sul da farsi che il rivelarsi l’uno all’altro. Questo silenzio è un falso silenzio, perché è significativo della reciproca mancanza d’attenzione all’interno della coppia. Si tratta di una sorte di pace armata, dove ognuno dei due preferisce il ritiro nel proprio mondo che l’aprirsi all’altro. Questa pace armata si manifesta con il minimo di scambi comunicativi e affettivi. All’interno di questa apparente situazione di normalità ogni tanto scoppiano dei violenti temporali in cui lo sfogo emotivo prevale sulla rassegnazione. Generalmente in questo divorzio affettivo dominano tre atteggiamenti. Innanzitutto, il bisogno di aver ragione, di essere la persona innocente e di conseguenza la vittima. In secondo luogo, il dare la colpa all’altro, fenomeno complementare del precedente. Si tende a mettere l’altro davanti a dei fatti che lo accusano e lo condannano. Infine, il bisogno di punire poiché la ferita del non sentirsi amati corrisponde alla rovina di un ideale di felicità su cui si era costruita la vita di coppia. In casi estremi a questo divorzio affettivo segue il desiderio di vendetta. Una coppia che si trova in uno stato di divorzio affettivo e che rifiuta di affrontare tale realtà o di definire una separazione legale arriva a punirsi reciprocamente rendendo la vita di coppia una vera e propria trappola mortale per entrambi e, di conseguenza, per gli eventuali figli presenti. Ecco perché proprio in situazioni come queste è fondamentale rivolgersi a delle figure esterne capaci di mediare e di riportare i due contendenti alla ragionevolezza e a compiere la scelta migliore.
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