“Se qualcuno si lamenta degli altri per i suoi errori, è bene che attribuisca anche agli altri i suoi successi”. Howard Newton
Il potere della motivazione intrinseca è energia allo stato puro: elevata, continuamente disponibile e propiziatrice di grandi imprese. Nelle belle giornate d’estate le api escono per procurarsi il polline, riempiono le loro sacche di miele e ritornano all’alveare. Un’ape obbedisce a un istinto: perpetuare il ciclo della vita. Ha coscienza di tutto ciò? Certamente no. Eppure, la non coscienza non le impedisce di svolgere la sua missione. L’essere umano, al contrario, essendo dotato di coscienza deve imparare a prendere contatto con le radici della propria identità da cui si genera lo scopo della propria vita. L’istinto non è, evidentemente, l’unica realtà di un essere umano; se così fosse, tutti agiremo in modo automatico per perseguire la nostra meta realizzativa. Eppure anche l’istinto svolge un ruolo fondamentale se esso viene considerato come quella parte di noi che intuitivamente ci permette di sentire chi siamo, in quale direzione vogliamo muoverci e come riuscire a realizzare le nostre potenzialità.
L’autocommiserazione, il fatalismo e la rassegnazione sono tre piaghe che immobilizzano il potere dell’azione nelle ragnatele dell’inerzia passiva.
C’è una storia che aiuta a comprendere come riuscire a individuare con chiarezza lo scopo della propria vita ci doni delle energie superiori. Una madre, alta 1 m e 66 e che pesava 56 chili, un giorno ebbe un terribile incidente con il suo bambino ambino. L’automobile si rovesciò e il bambino rimase intrappolato sotto di essa. La madre, per fortuna, venne proiettata fuori rimanendo illesa. Quando arrivarono le ambulanze trovarono la madre con il bambino fra le braccia sano e salvo. Una volta giunti in ospedale fecero dei controlli e scoprirono che alcune vertebre della schiena di questa donna si erano rotte. Ciò permise di venire a conoscenza del fatto che questa madre riuscì a sollevare l’auto e a estrarre il bambino. Poniamoci questa domanda: in una circostanza normale saremo in grado di compiere qualcosa che viene considerato impossibile? Questa donna non aveva la forza fisica e la potenza muscolare per compiere quello che era riuscita a realizzare. Tutto ciò che in quel momento possedeva era la forza della motivazione, di salvare suo figlio con tutte l’energie che il suo cuore di madre le trasmetteva. Essere connessi con la parte più vera di noi ci consente di attivare energie che il più delle volte sono come la bella addormentata nel bosco: meravigliose possibilità per dare del nostro meglio che non siamo in grado di risvegliare dal sonno della pigrizia mentale e spirituale!
Se non diamo vento alle nostre più intime aspirazioni, resteremo per sempre legati al filo del rimpianto.
Ecco che il riuscire a conoscere esattamente i nostri talenti, costruire una solida scala di valori e progettare il futuro che desideriamo abitare, sono elementi fondamentali per un’esistenza più serena e appagante. Se mi guardo indietro prendo coscienza del fatto che i momenti in cui sono riuscito a dare del mio meglio erano quelli dove maggiore era la connessione con i valori, i talenti e le mie più intime aspirazioni. È un dato di fatto che tutti noi possiamo aver sperimentato dei momenti particolarmente carichi di energia e di vitalità. Volersi bene significa conoscersi, mettersi in contatto con con la parte più intima e autentica del proprio essere per spiccare il volo verso il cielo e delle mete che ci rendano veramente soddisfatti e in pace con noi stessi. Ecco perchè il potere della motivazione intrinseca dovrebbe essere consapevolmente attivato e mantenuto acceso per tutto il corso dell’esistenza.