Le emozioni sono alleate o nemiche del buon apprendimento!
E’ importante comprendere il ruolo delle emozioni nello studio. La “warm cognition” è la nuova frontiera delle neuroscienze moderne e ci sta insegnando come funziona il cervello quando è impegnato nell’apprendimento.
Il ruolo delle emozioni nello studio è davvero molto importante e gli studi scientifici lo stanno dimostrando. Non esiste un pensiero senza un’emozione, perchè il nostro cervello più evoluto, il “neocortex”, è strettamente connesso con quello più arcaico, “il sistema limbico”. Come le emozioni piacevoli favoriscono una condizione favorevole all’apprendimento, così quelle negative sono delle interferenze che bloccano l’accesso al proprio potenziale cognitivo. Oggi sappiamo che se produciamo stati emozionali segnati dalla gioia, dall’entusiasmo, dalla passione, dalla fiducia e dall’autostima diventiamo persone più positive e resistenti alla fatica dello studio. Le emozioni positive sono un propellente all’impegno scolastico, mentre quelle negative sono come un veleno che arriva a paralizzare un approccio positivo allo studio. In un famoso esperimento Fredrickson e Branigan (2001) hanno procurato emozioni di gioia, soddisfazione, paura o rabbia attraverso la visione di appositi filmati e, in un secondo momento, hanno chiesto di scrivere su un foglio intestato con «mi piacerebbe…», tutte le cose o le attività che si sarebbero, con piacere, volute fare. Coloro a cui erano state indotte emozioni positive (di gioia o soddisfazione) hanno riportato in media quattordici desideri (pensieri di esperienze, attività, progetti, ecc.) rispetto a coloro che invece si trovavano in uno stato emotivo spiacevole che ne hanno scritti solamente nove. Questi dati dimostrano che quando ci troviamo in uno stato emotivo positivo diventiamo persone più intraprendenti e desiderose di realizzare dei progetti. Si tratta di un’indicazione molto interessante dal punto di vista dell’apprendimento scolastico. Quando uno studente è di buon umore si predispone con maggiore impegno a studiare, aumentando così la sua “voglia di studiare”.
Ti potrebbe interessare il corso sul metodo di studio e la motivazione “Campus Mathesis” da me condotto del 18 e 19 aprile 2020.
Ti potrebbe interessare la pubblicazione “Metodo di studio e motivazione”