Il rispetto è la base di ogni relazione interpersonale.
«Il rispetto è la prima forma d’amore tra gli esseri umani. Arrogarsi il diritto di giudicare negativamente la presenza altrui, sminuirla, offenderla o degradarla, sono tutti comportamenti che sterminano sul nascere l’instaurarsi di una feconda relazione educativa. La ferita narcisistica è ciò che mina profondamente il formarsi di una struttura psicologica tendenzialmente sana. Quando un adolescente si sente trattato male, con l’indice accusatorio sempre puntato su di lui, difficilmente potrà modificare la percezione negativa di se stesso e orientarsi verso la costruzione di una nuova positiva autoimmagine. Oggi vi sono molti giovani che mancano di rispetto agli altri (genitori in primis), perché, a loro volta, non è stato insegnato loro il rispetto per se stessi, per l’ambiente, per le cose, per gli anziani, per la diversità altrui, ecc.
Quando conduco attività di formazione con gli adolescenti, punto molto su questo concetto del rispetto, perché senza di esso tutto quello che viene loro insegnato perde automaticamente valore: come rendere efficace l’insegnamento di valori etici in un clima di disturbo continuo? Io so di poter esigere dai miei ragazzi un elevato credito di rispetto, per il semplice fatto che sono il primo ad elargirlo. Ho imparato che qualsiasi comportamento adolescenziale non è mai la totalità della persona, ma una sua parte che rivela uno stato di disagio interiore, l’aver ricevuto una “cattiva educazione” o un celato malessere psicologico. Quando qualcuno mi manca di rispetto, evito sempre di reagire in modo speculare, infuriandomi come un animale ferito o usando il mio potere di adulto per schiacciarlo e umiliarlo davanti ai suoi coetanei. Non si può insegnare il valore del rispetto ferendo la dignità altrui; eppure molti lo fanno, sia a casa sia a scuola o negli ambienti educativi di ogni genere. E questo non va assolutamente bene, che sia ben chiaro! Ovviamente la giornata storta capita a tutti; il “non vergognarsi della propria debolezza psicologica” fa parte della relazione autentica e quando si sbaglia basta chiedere semplicemente scusa, motivando le ragioni del nostro nervosismo. Chi sa mostrare la propria vulnerabilità acquista rispetto degli adolescenti, senza il quale è impossibile presentarsi come persone autorevoli».
Tratto dalla pubblicazione “Come sopravvivere con un adolescente“, pp. 28–29.