Ogni evento negativo può essere considerato come una sfortuna o una sfida a dare del nostro meglio: sta a noi scegliere da che parte stare!
Impegnarsi in un progetto di crescita personale è sicuramente una fatica. Ma la fatica che si compie per trascinare se stessi oltre i propri limiti, le proprie ferite o le fragilità di cui siamo tutti composti sparirà e ciò che rimarrà sono i copiosi frutti del lavoro fatto.
Ognuno di noi è capace di donare dei grandiosi contributi al mondo ogni volta che lavora con onestà, trasparenza e buona volontà. “Pace in terra agli uomini e alle donne di buona volontà” è ciò che Dio ha voluto dichiarare con solenne importanza. Se tutti noi invece di lamentarsi, autocommiserarsi o cadere nella trappola dei risentimenti incominciassimo a lavorare seriamente su ciò che la vita ci ha donato, scopriremo molto presto l’importanza di lasciare questa terra migliore di come l’abbiamo trovata. Questo è un compito a cui tutti siamo chiamati, nessuno escluso.
“Il maestro compare quando l’allievo è pronto”. Khalil Gibran
È anche vero che per arrivare a questo abbiamo bisogno di essere ispirati, di trovare delle guide spirituali, delle persone sagge che siano in grado di farci comprendere meglio qual’è l’autentico senso e significato dell’esistenza umana. Quando incontriamo qualcuno che ci insegna ad affrontare con maggiore serenità il viaggio della vita, siamo più disponibili a fidarci di ciò che ci trasmette e a dedicarci con passione alle attività che ci propone come via d’evoluzione personale.
Se, al contrario, vogliamo sempre fare di testa nostra e rimanere curvi sui sentieri del passato difficilmente potranno aprirsi nuovi orizzonti conoscitivi. Noi siamo ciò che vive nella nostra mente e che scorre nel nostro cuore. Come potrebbe essere altrimenti? La vita è gioiosa anche se è dura, ingiusta e piena di sofferenze. E’ importante comprendere che siamo responsabili di ciò che è presente nella nostra mente e nel nostro cuore. L’atteggiamento vittimistico impedisce ad ognuno di noi di assumere le redini della propria esistenza. Forse, l’aspetto più difficile è accettare che il dolore fa parte della vita, che non possiamo realizzare tutti nostri desideri, trovare la persona ideale, il lavoro perfetto o una società a misura della nostra visione.
“Ho scoperto che la vita è come un libro: posso fermarmi a leggere le pagine che riguardano i capitoli del passato o aprire quelle del futuro per iniziare a scrivere parole d’amore e di speranza “. Pietro Lombardo
Ciononostante c’è qualcosa che ci può dare una soddisfazione continua per l’intero corso dell’esistenza: poter apprendere dall’esperienza, imparare nuove abilità, acquisire continue conoscenze, incontrare nuove persone, rinnovare la fiducia reciproca e aprirsi a nuovi abbracci! In sintesi: divenire responsabili di se stessi e delle proprie scelte! E il viaggio continua… Pietro lombardo
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Credo che si tratti proprio di far fare al nostro cervello, per così dire, della seria e costante ginnastica verso la scelta quotidiana di assumere un atteggiamento attivo e lasciare il vecchio vestito dell’auto commiserazione. …
La vera sfida: accettare serenamente che si è fallibili, che gli errori si commettono anche quando sei motivato, attento, volenteroso di avere cure della cose. Accettare le conseguenze che ne possono derivare, sopratutto quelle dolorose, senza perdere la tenerezza verso di sè. Questa la sfida.
Una sfida che possiamo vincere insieme!!!