“Le uniche volte che ho visto mia madre veramente arrabbiata fu quando vedeva crudeltà, quando vedeva qualcuno schernito o trattato male perché era diverso. Se avesse visto me agire così, sarebbe stata furiosa, mi avrebbe detto: ‘Immagina di essere nei panni di quella persona, come ti sentiresti?’. Quella semplice idea, non sono sicuro di averla sempre seguita quando ero bambino, ma è rimasta sempre con me”. Barack Obama
Ti sei mai messo nei panni dei tuoi genitori? Tu li vedi alzarsi alla mattina, uscire per andare al lavoro e poi li rivedi quando torni a casa da scuola e magari qualcuno dei due solo la sera. E sono certo che a volte li vedi brontolare o con il fiatone per i mille impegni che hanno. E da dove traggono la loro motivazione per alzarsi presto e andare a dormire tardi, concedendosi poco o niente come svago, riposo o puro divertimento? Sei forse uno di quelli che si lamenta se i tuoi genitori ti chiedono di collaborare in qualche lavoretto domestico o che rimandi l’arrivare puntuale a tavola perché stai rispondendo a qualche sms o aggiornando il tuo profilo su Facebook? Può darsi. Anch’io lo facevo. Tutto cambia quando ti cali nei panni altrui e provi a percepire come l’altra parte si sente. Prova a farlo e arriverai da solo a delle conclusioni.
Se desideri ottenere l’ascolto altrui, offrilo tu per primo!
Quando ci apriamo al mondo interno delle persone, scopriamo come sia facile giudicare o ignorare gli effetti negativi che un nostro comportamento immaturo può produrre. Lo stesso discorso vale per i tuoi insegnanti. Ti sei mai messo al loro posto per comprendere come ti vedono e come vivono il loro ruolo? Hai mai considerato i loro sentimenti e le difficoltà che possono incontrare? Aprirsi agli altri non è solo esprimere sensazioni, emozioni, sentimenti e pensieri in modo diretto e trasparente, ma entrare nel loro mondo interiore per comprendere come ci si sentirebbe al loro posto. Solo in questo modo possiamo assumere un giusto atteggiamento nei confronti del prossimo; in caso contrario, rimaniamo prigionieri del nostro egocentrismo cognitivo ed emotivo, impoverendo così la relazione interpersonale e la capacità di conquistare la fiducia altrui. Ricordati questo grande segreto: se desideri ottenere l’ascolto altrui, offrilo tu per primo! Solo chi si sente intimamente compreso apre le porte del suo mondo e stabilisce un rapporto d’intimità, dove la fiducia prende il posto della diffidenza e della chiusura.
Tratto dalla pubblicazione Metodo di studio e Motivazione pp. 200 -202 Disponibile anche in Ebook nei migliori siti e commerce.