La comunicazione assertiva per vivere meglio favorisce la libera espressione di bisogni, aspirazioni, sentimenti e pensieri.
Nella comunicazione umana ci sono tanti fattori che concorrono a definirla come un processo dinamico e situazionale. Vi sono componenti emozionali, espressive e cognitive. La comunicazione è ricca di sfumature, di sguardi, di mimiche facciali, di silenzi, di diversi toni di voce in un valzer di repentini cambiamenti che ne determinano una continua evoluzione. Qual è il modo migliore per comunicare? Vi sono tecniche che ci possono aiutare nel migliorare le nostre relazioni interpersonali? Virginia Satir ci ha spiegato che la comunicazione è un comportamento appreso. Ciò significa che nessuno di noi nasce povero o ricco di comunicazione in quanto la propensione naturale a stabilire un contatto con degli altri essere umani può essere favorita o meno sulle basi dell’ambiente psicologico in cui un essere umano si trova a crescere. Ecco perché è importante considerare l’apprendimento dello sviluppo emotivo- affettivo come la base su cui si innesteranno tutte le successive dinamiche relazionali. Ognuno di noi crescendo sviluppa attorno a sé uno spazio psicologico in cui esprime la propria personalità. Questo spazio può favorire o bloccare la libera espressione del nostro io. Ad esempio, se un bambino non si sente compreso mentre esprime un determinato bisogno, imparerà molto presto ritirarsi in se stesso, a chiudersi, a creare una sorta di bunker in cui isolarsi. Se un bambino, al contrario, troverà un ambiente che lo saprà comprendere e riconoscere nella manifestazione delle sue emozioni potrà più facilmente dispiegare se stesso nelle linea emotiva che va dalla gioia alla tristezza, dalla rabbia alla tranquillità, dalla vergogna alla fierezza di sè.
Ogni famiglia genera un determinato clima psicoaffettivo che può generare passività, aggressività o spontaneità.
Quando incontro delle famiglie riscontro un determinato “clima psicoaffettivo” che come un impronta digitale segna lo spazio psicologico delle relazioni interpersonali. Questo dipende dal fatto che due genitori sono portatori di stili comunicativi diversi che incontrandosi creano una determinata modalità relazionale. All’interno di questo clima”psicoaffettivo” un bambino può avere un sano sviluppo emotivo e affettivo che lo aiuterà a collocarsi in una dimensione di ascolto, di empatia e di libera espressione del suo “vero sé”. Viceversa, vi sono situazioni che bloccano questo sviluppo espressivo e che portano un bambino a evitare di esprimere ciò che sente e pensa. Ciò che si osserva è come la libera espressione di un adulto favorisce la libera espressione di un bambino. Questo è un dato importante in quanto ci fa comprendere come i bambini, osservando il comportamento comunicativo dei loro genitori, inconsciamente lo interiorizzano e lo fanno loro. Ovviamente, vi è sempre una componente genetica di chi è più facilmente predisposto all’estroversione o all’introversione.
L’assertività non è una tecnica ma uno stile che nasce da un cammino di maturazione.
Possiamo affermare che si può imparare un modello passivo, in cui si subisce sostanzialmente l’ambiente o un modello aggressivo in cui per affermarsi bisogna diventare prepotenti e sfidanti. Questi due modelli tenderanno poi a strutturarsi nella vita adulta come dominanti. E’ anche vero che una persona che tende a subire può, in certe circostanze, violentemente esplodere. Ma il suo esplodere non è una vera aggressività ma lo sfogo di una repressione emotiva prepotente. Gli studi affermano che tra lo stile passivo e quello aggressivo è molto meglio utilizzare lo stile assertivo. La comunicazione assertiva per vivere meglio è una preziosa risorsa da attivare in modo consapevole e dunque replicabile con un atteggiamento naturale e spontaneo. La persona assertiva sa comunicare i propri sentimenti, positivi o negativi che siano. Inoltre, sa esprimere un parere contrario a quello degli altri in modo sereno, senza temere ritorsioni o derisioni. La persona assertiva ha una forte autostima ma sa anche riconoscere i propri limiti. Inoltre, ha la facilità di prendere delle decisioni senza continui dubbi o ansie. Possiamo dire che il comportamento assertivo è quello che più si adatta alle diverse specifiche situazioni. Infatti, l’assertività non è una tecnica ma uno stile che nasce da un cammino di maturazione e, cosa meravigliosa, una modalità di esprimersi del tutto personale che trae origine, valorizzandole, dalle caratteristiche psicologiche individuali di chi lo esercita. Ed è proprio per questo che sabato 22 ottobre tratterò nella palestra dell’Evolution Training il workshop “Come comunicare in modo ed assertivo efficace“.