La maturità affettiva
Le coppie possono superare i momenti di crisi se sanno sostenersi nel cammino della maturità affettiva.
La dimensione affettiva e il processo di strutturazione dei legami sentimentali costituiscono il primo contenitore psichico dentro il quale tutte le altre dimensioni della crescita umana si sviluppano e trovano una giusta sistemazione. La dimensione della solidità affettiva è uno dei tre pilastri attraverso cui è possibile costruire l’armonia e l’integrità dell’essere umano (gli altri due pilastri sono la solidità dell’essere in cui si sperimenta la conoscenza di se stessi e la solidità spirituale in cui prende forma la dimensione dell’Assoluto e della trascendenza). Le coppie possono superare i momenti di crisi se sanno riconoscere che le delusioni, i momenti di frustrazione e le incomprensioni appartengono a uno stato di reciproca immaturità affettiva. Bisogna imparare a non giudicarsi e a non incolparsi, perché solo in questo modo la coppia potrà concentrarsi sulla reale conoscenza delle dinamiche più profonde che animano il mondo intrapsichico di entrambi e arrivare così a una solidale vicendevole comprensione. Amare è un cammino che presenta diversi passaggi di crescita; la coppia può affrontare questo viaggio avvertendo il partner come un alleato, un sostenitore e un difensore del proprio diritto alla felicità o un nemico, un rivale e un severo giudice. Una coppia dovrebbe porre delle basi di reciproca fiducia, apertura e trasparenza al fine di aumentare il senso della vicendevole comprensione attraverso l’atteggiamento dell’ascolto empatico. Come ha affermato Carl Rogers: “La propensione a rischiare di essere veramente il proprio vero intimo sé costituisce un passo verso l’alleviamento di un senso di solitudine che esiste in ciascuno di noi e verso un contatto più autentico con gli altri esseri umani”.
Sentirsi soli pur vivendo insieme a un’altra persona, è forse l’evento più angoscioso che un essere umano possa provare. E’ come sentirsi estranei in casa propria, attraversati da una sensazione di continuo disagio. Le dimostrazioni di affetto e di attenzione verso l’altro sono degli importanti indicatori di una sana vita di coppia ma non bastano. Occorre considerare il partner come la persona più importante su cui far riferimento e avvertirlo come il principale confidente, amico compagno di vita e complice. Tutto questo a parole è molto bello ma nella realtà di tutti i giorni è molto più difficile, soprattutto quando le ferite e i traumi del passato hanno ostruito il lasciarsi andare all’esperienza dell’intimità psicoaffettiva». (tratto dalla pubblicazione LA VITA DI COPPIA Come raggiungere la maturità psicoaffettiva a cura di Gabriella Ferriani e Pietro Lombardo, pp. 69-70).
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