Oh, Dio, essere arrivati in punto di morte senza avere mai vissuto. Henry David Thoreau
La morte a molto da insegnarci. E la cosa più inevitabile, ciò che è irreversibile e che non potrà mai essere cambiato. La morte ci insegna il valore della vita, ci fa comprendere quanto importante è l’amore e rimanere sempre con due braccia aperte ad accogliere la presenza dell’altro. Come possiamo accogliere il dono della vita se rimaniamo chiusi in noi stessi? La vita e come un grande fiume che scorre. Nessuno di noi può arrestarne il flusso. Quello che facciamo in questo torrente e la nostra responsabilità ed è per quello che è essenziale cogliere la profondità, l’altezza e la bellezza di tutto ciò che ci circonda.
La forza della vita non è in ciò che si ha ma in ciò che si è!
Senza volerlo nel corso dell’esistenza costruiamo dei muri e impediamo a tutti gli orizzonti che sono oltre quella grigia parete di lasciarci con gli occhi pieni di stupore, con il cuore che vibra e l’anima che spazia verso l’infinito. Tutti noi siamo attratti dalla pace, dalla serenità, dall’armonia e in cerca di un equilibrio interiore eppure pochi di noi riescono a raggiungere questo stato. Forse dovremmo imparare a fidarci di nuovo delle nostre intuizioni e aspirazioni più profonde e coltivare la consapevolezza che non ha senso far sì che la paura, l’odio, le ferite del passato prendano il sopravvento.
La forza della vita è donare tutto di sé, sapendo al tempo stesso rinunciare alle gratificazioni narcisistiche.
Ritrovare la luce della semplicità, della spontaneità e della autenticità significa ridare la giusta profondità di campo a tutto quello che ogni giorno possiamo vivere. I bambini, a meno di pesanti interferenze, vivono tutto questo con naturalezza, perché sono in contatto con l’intimo sentire e la loro curiosità e molto più forte della paura.
Riscoprire la forza della vita è ciò che ci dona maggiore fiducia e sicurezza, perchè è proprio quando cadiamo che possiamo sperimentare la determinazione del cuore che sa gettarsi oltre gli ostacoli. E il viaggio continua… Grazie.