La forza dell’innamoramento è rifiorire nella parte più autentica e spontanea di sé.
Due innamorati si aprono all’amore che, con le sue braccia grandi, dona la reciproca accoglienza per sussurrare: “ti amo così come sei”! La persona innamorata si sente pervasa da una sensazione di bellezza e di amore per la vita quasi soprannaturale, come se una rinnovata freschezza e nuove energie alimentassero il centro del suo essere. E’ un’esperienza talmente intensa che non può lasciare indifferenti e non scuotere, come vento dolce ed impetuoso al tempo stesso, tutte le radici del proprio essere per rigenerarle e rinnovarle in una più ampia estensione di sé. L’innamoramento è passione viva, fuoco sempre acceso, desiderio di stare insieme, di lasciarsi toccare nell’intimità più profonda, dove pochi, o forse nessuno, è mai arrivato. L’innamoramento fa battere forte il cuore e accende la notte di stelle come zaffiri; tutto è avvertito con particolare stupore, con un senso di trascendenza e di meraviglia infinita per aver trovato una persona così simile e vicina a noi, al nostro sentire e percepire il senso della vita e delle più piccole cose: una canzone, un libro, un tramonto, un viaggio, un desiderio…; ed è così che ci sente meno soli, con il freddo dentro che si scioglie in attimi di anime e corpi senza tempo.
Essere innamorati è colorare i cieli di sorridenti speranze, negli orizzonti di infuocati colori.
Nell’innamoramento tutte le coordinate esistenziali assumono una dimensione più ampia, più poetica, più nobile e romantica. Una culla di pace avvolge lo scandire delle ore, mentre tutte le forze interne (emozioni, sentimenti, pensieri, progetti, ecc.) sono tese all’incontro con la persona amata! Gabriel Marcel ha scritto: “Amare è dire alla persona amata: quanto è bello che tu esista!”.
Questa è la sintesi dell’innamoramento. Ogni innamorato con i suoi sguardi, i suoi sorrisi, le sue attese ed i suoi silenzi annuncia questa gioia dell’aver incontrato la persona amata. Si potrebbe immaginare l’innamoramento come un esodo da se stessi, dalla parte più scura o superficiale di sé per andare a incontrarsi, attraverso il tu di cui si è innamorati, con la parte più lucente e profonda di se stessi. L’innamoramento è una forza di rinascita travolgente e sconvolgente le abitudini del passato, le sensazioni di solitudine e di disistima di sé: “finalmente c’è qualcuno che mi ama, che desidera stare con me, che mi fa sentire degno di ricevere amore, cure e protezione“.
Questa sensazione è fonte di guarigione per le ferite dolorose del passato (abbandoni, solitudine, rifiuti, senso d’indegnità ecc.) e fa divampare entusiasmi mai provati, provocando cambiamenti volti a donare la parte migliore si sé. L’innamoramento è un grande falò capace d’illuminare tutte le persone che ad esso si avvicinano le quali intravedono, negli innamorati, l’ardore di un sentimento coinvolgente e per certi versi mistico, in quanto trasfigura la propria umanità in versi di celestiale immensità.
L’innamorato è spontaneamente disposto a mettere da parte il proprio egocentrismo per il bene della persona amata; egli è pronto a lottare con cuore impavido per difendere questo amore, con slanci di altruismo del tutto naturali e spontanei.
La forza dell’innamoramento travalica le fortezze dell’egocentrismo per costruire il comune esercito della buona volontà e reciproca disponibilità al perdono.
L’innamorato non è cinico calcolatore né distaccato spettatore, ma generoso amante e partecipe attore di ogni più piccolo movimento interiore della persona amata.
Due innamorati sanno varcare, con il loro tenero e grande amore, i confini dell’egoismo e il terreno delle paludose paure per costruire insieme un futuro di splendente felicità.
Vi sono coppie che si sposano senza aver mai provato, (o solo in parte), questa forte dimensione dell’innamoramento. Un certo numero di malattie della coppia provengono da germi di conflitti interiori che trovano, proprio in questa fase dell’attrazione reciproca, un precoce insediamento. La mancanza d’amore può derivare in certe situazioni da un innamoramento debole e fiacco, come il sole pallido dell’inverno che fa luce ma non riscalda. Se l’innamoramento è la fase iniziale trascinante e avvolgente di un rapporto a due, è l’amore il naturale completamento e proseguimento. E’ importante sapere che una certa dose d’innamoramento dovrebbe sempre essere presente nel rapporto di coppia. Infatti l’innamoramento lascia intravedere nell’altro la parte più bella e più lucente della sua umanità, mentre l’amore ci permette di accettarlo in quella più nefasta ed ombrosa, rinunciando all’idealizzazione primaria (principi e principesse li lasciamo vivere nelle fiabe della nostra infanzia).
“Ricordami come sono infelice lontano dalle tue leggi, come devo non sprecare il tempo che mi rimane, e non abbandonarmi mai, non mi abbandonare mai”.
Vorrei concludere questa breve riflessione su un argomento molto vasto e ricco di infiniti risvolti e sfumature con le parole di una canzone di Franco Battiato, che mi hanno molto colpito e credo possano dare l’idea di quanto grande e superiore alle nostre umane descrizioni potrà essere l’incontro con la persona amata, nella Luce di un amore totalmente libero da ogni pesante o imperfetto vincolo. La forza dell’innamoramento è ciò che permette di continuare un viaggio, mano nella mano, nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia.
“Difendimi dalle forze contrarie, la notte nel sonno quando non sono cosciente,
quando il mio percorso si fa incerto,
e non abbandonarmi mai, non mi abbandonare mai.
Riportami nelle zone più alte,
in uno dei tuoi regni di quiete.
È tempo di lasciare questo ciclo di vita:
non abbandonarmi mai, non mi abbandonare mai.
Perché le gioie del più profondo affetto,
o dei più lievi aneliti del cuore,
sono solo l’ombra della luce.
Ricordami come sono infelice
lontano dalle tue leggi,
come devo non sprecare il tempo che mi rimane,
e non abbandonarmi mai, non mi abbandonare mai.
Perché la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l’ombra della luce”.