Le cornici mentali possono rimanere aperte o chiuse.
Ricordo con nitida chiarezza che per molti anni ho coltivato un modo estremamente rigido di ragionare e di affrontare gli eventi della vita. Oggi so riconoscere che la rigidità mentale causa più problemi dei problemi stessi, perchè una visione dicotomica sulla realtà non lascia spazio a visuali più ampie e alla capacità d’integrare le ombre con le luci. Ad esempio, quando un genitore è rigido non può riconoscere la diversità di vedute del figlio e ciò genererà un inevitabile conflitto difficilmente risolvibile. La rigidità mentale è quando non riusciamo a integrare e armonizzare i diversi elementi di noi stessi, degli altri e della realtà in modo elastico ed equilibrato. L’affermazione che la mente è un paracadute che funziona se si apre è di Albert Einstein. In effetti, quando nasciamo siamo una mente aperta e priva di paletti, pregiudizi o ferrei costrutti. L’educazione che riceviamo può stimolarci alla curiosità, al desiderio di esplorare nuovi mondi e concederci uno spazio psicologico di libero movimento in cui sperimentare, come in un gioco di danza, tutte le infinite possibilità di spontanea espressione. Un’ambiente che insegna il perfezionismo, il solo senso del dovere, la ricerca del massimo risultato o l’assunzione di innaturali formalismi per ottenere la compiacenza altrui difficilmente può generare un atteggiamento creativo, flessibile ed elastico. A volte, dietro la rigidità c’è un elevata forma d’insicurezza. La rigidità è anche la corazza che indossiamo per tentare di non cadere a terra e per proteggerci dalle ferite. Eppure, è proprio la rigidità ciò che ci fa perdere l’equilibrio e che rovina le relazioni interpersonali. Assumere una posizione rigida significa che siamo poco disponibili all’ascolto empatico e che temiamo ciò che l’altro ha da rivelarci, perchè l’ascolto è lasciarsi modificare dall’altro come il mare si lascia plasmare dai movimenti dell’acqua. Il fanatismo, in qualsiasi forma si presenta, è una rigidità ideologica o religiosa che può sfociare in violenza e soppressione dell’altrui diversità. Chi matura sviluppa sempre più un atteggiamento flessibile e capace di adattarsi alle diverse situazioni che gli si presentano. Rimanere prigionieri della propria rigidità è rimanere per tutta la vita in un piccolo spazio mentale e lasciare fuori da sé tutte le meravigliose opportunità d’incontro e di arricchimento che il mettersi in gioco produce. La mente è un paracadute che funziona se si apre e sta a noi decidere di incominciare ad aprire le nostre cornici mentali per espanderle e renderle uno spazio di “sacra curiosità” (A. Einstein).
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