Senza di te non posso vivere?
La vita di coppia richiede l’impegno a crescere nelle rispettive identità, perchè una simbiosi produce, prima o poi, la morte della vita di coppia.
“Tu ed io saremo una cosa sola e staremo sempre insieme” è la promessa che l’innamoramento porta a pronunciare con appassionato trasporto. Ma siamo sicuri che sia possibile realizzare questa promessa? L’ideale romantico ha generato una visione idealizzata della vita di coppia, ma la realtà è che una relazione simbiotica se non evolve, prima o poi, si trasforma in patologica. Nell’innamoramento lo stato di simbiosi è naturale. Esso genera uno stato di massima fusione che abbatte i confini tra l'”io” e il “tu”. Questa sensazione d’intima e profonda unione è meravigliosamente potente e genera uno stato d’estasi, poiché ci sente compresi, accettati e in sintonia come mai prima d’ora. Il fatto è che la vita di coppia matura quando da questa fusionalità primaria si passa al valore dell’interdipendenza in cui ognuno dei due dovrà distanziarsi dall’altro per generare uno spazio d’autonomia psicologica che, come legna, mantiene viva la relazione di coppia.
Nessuno può crescere soffocato dall’abbraccio altrui, per quanto bello esso sia.
Una relazione simbiotica trasforma la vita di coppia in una prigione, in una gabbia dorata. In realtà, per quanto ci si possa sentire uniti al partner, rimane il dato di fatto che si è sempre profondamente diversi e che l’individualità di ciascuno è come una ghianda che vuole crescere per potersi esprimere nella sua unicità. Nessuno può crescere soffocato dall’abbraccio altrui, per quanto bello esso sia. Il segreto di una lunga vita di coppia è coltivare la propria individualità nella distanza e di generare intimità nella vicinanza. Vi sono inclinazioni, aspirazioni, avori, sensibilità e bisogni che aspettano di essere realizzati nel corso dell’esistenza e non è possibile pensare che tutto ciò avvenga solo nell’amore fusionale. Sarebbe come pensare che un figlio sia felice soltanto quando rimane tra le braccia dei suoi genitori e non possa mai allontanarsi da esse. La verità è che permettere all’altro una quota d’autonomia, come il fatto che esca con le sue amiche o i suoi amici o coltivi determinate passioni, genera vitalità e rinnovamento dentro di lui/lei come nella vita di coppia. Dire: “senza di te non posso vivere” non è sempre un affermazione positiva, poiché può indicare uno stato di dipendenza affettiva e psicologica che può sfociare in gravi crisi o generare drammatiche conseguenze. Quercia e cipresso hanno bisogno di una reciproca distanza per crescere e donarsi del loro meglio.
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