L’odio senza confini.
Chi vive di cattiveria e di cinismo è una persona già morta dentro.
Sembra incredibile ma è vero. Neppure la morte ferma il cinismo e la cattiveria di alcune persone (chiamarli “esseri umani” sarebbe un termine davvero fuori luogo in una circostanza come questa). Questa mattina, dopo una lunga battaglia contro il cancro, è morta la nota conduttrice delle “Iene”, Nadia Toffa. Appena qualche ora dopo, su Facebook, compaiono pesanti e gravi insulti alla sua memoria. Nadia Toffa già in vita era stata spesso vittima da parte di haters che la rimproveravano di voler spettacolarizzare la sua malattia.
Tra i vari post che sono stati pubblicati uno è davvero il simbolo del cinismo umano: «Vendo protesi odontoiatrica in ceramica causa cessata attività, no perditempo. Citofonare Toffo». Sono parole che sconcertano a dir poco. Quando Nadia Toffa aveva dichiarato che il cancro per lei era un “dono”, era stata aspramente criticata ed attaccata sui social al punto che si era sentita in dovere di spiegare il senso delle sue parole: «Intendevo dire che la malattia può essere un’opportunità per diventare più forte, senza farsi condizionare come ho fatto io. E se ce l’ho fatta io, possono riuscirci tutti». A questa sua dichiarazione qualcuno aveva commentato: «Tanto finirà presto all’obitorio» suscitando la sua risposta: «Io non gli auguro un cancro perché so cosa vuol dire e amo la vita di tutti. Se Dio l’ha messo al mondo, forse qualcosa di buono dovrà fare: siamo in attesa, illuminaci presto». Come è possibile che una persona buona debba morire così giovane e chi la insulta e ne offende la memoria possa continuare vivere? Io credo che essere delle persone di buona volontà sia una scelta più difficile che fare il male ma che alla fine dell’esistenza i malvagi non troveranno mai la pace, perchè come recita il Salmo 1: «Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. É come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell’assemblea dei giusti poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina». Nadia Toffa ci ha insegnato che dobbiamo essere uniti per combattere la malattia e la cattiveria umana con la dolcezza del suo sorriso e la forza d’animo di una guerriera. Non dobbiamo mai abbassarci al livello di chi imbratta d’odio la vita degli esseri umani, perchè queste persone, anche se non lo sanno, stanno andando incontro verso il baratro di una vita senza amore, bontà e pace. Arrivederci Nadia.