Diventare resilienti!
«Se è vero che non siamo in grado di controllare le maree del cambiamento, possiamo però imparare a costruire imbarcazioni migliori». Andrew Zolli e Ann Marie Healy
Prima dell’uso del termine “resilienza” anche negli studi umanistici, si faceva spesso riferimento al concetto di “resistenza”, associato alla capacità di rimanere saldi e di non farsi abbattere di fronte alle avversità. In realtà, tra i due termini vi è una fondamentale differenza. La resilienza è come il comportamento di un giunco che, pur lottando contro le intemperie, si piega ma non si spezza; mentre la resistenza evoca l’immagine di un’imponente quercia che rimane quasi impassibile, se non indifferente, alla violenze della natura. La resistenza è un atteggiamento passivo, mentre la resilienza è dinamica e attiva, poiché implica la capacità di affrontare, adattarsi e ricostruire. La differenza tra i due concetti è sottile ma fondamentale: non possiamo evitare di essere coinvolti dalle circostanze che ci circondano, ma possiamo sviluppare strategie che ci permettano di integrare le esperienze traumatiche nella nostra realtà, superando gli ostacoli e crescendo attraverso di esse. La resilienza ci offre la possibilità di imparare dalle difficoltà, sviluppare nuove competenze e trovare nuovi significati nella vita, mentre la resistenza può portare a una stagnazione o a un semplice mantenimento dello status quo. È attraverso la resilienza che possiamo trasformare le avversità in opportunità di crescita e cambiamento. La consapevolezza della propria forza interiore conduce a sentirsi padroni della propria vita, degli eventi che accadono e questo, sempre in termini psicologici, si traduce in una piacevolissima sensazione di padronanza personale e di benessere. Sentirsi capaci di affrontare le avversità dell’esistenza o succubi di esse, dà vita a due atteggiamenti opposti: l’audace spirito del combattere da una parte e la paura di doversi misurare con le difficoltà dall’altra.
Se ti interessa puoi partecipare all’evento formativo di domenica 11 giugno a Verona dal titolo: “Cadi sette volte, rialzati otto“