Riscoprire il forziere dei sogni è ritrovare se stessi!
I sogni danno vita ai nostri desideri: sono la loro voce, i loro occhi, la loro mano.
«Nei sogni riscopriamo ciò che ci appartiene, ciò che va condiviso e donato. Riscoprire il forziere dei sogni è ritrovare se stessi nell’autenticità dell’essere. I sogni sono come alberi che desiderano espandersi verso il cielo, sino al sole. E l’albero si nutre della terra, del lavoro dell’uomo, dell’amore che il contadino nutre per ciò che coltiva. Quando una persona anziana si prende cura del suo orto, per quanto piccolo esso sia, in realtà sta sognando un raccolto. Può passare ore e ore dietro quell’orticello, perché per lui non è un piccolo pezzo di terra, ma molto di più: è una parte di sé, dei suoi desideri e del suo amore per la natura. Quando una madre passa notti insonni a curarsi dei suoi piccoli cuccioli, non è forse il suo desiderio di maternità che la sostiene nella fatica di quelle ore? Che cosa spinge un musicista a trascorrere migliaia di ore nel suonare il suo strumento, a volte con noiosi e ripetuti esercizi di solfeggio? Che cosa spinge un infermiere o un’infermiera a trascorrere parte del loro tempo con malati gravi, terminali o non autosufficienti, che hanno bisogno di essere curati con tanta pazienza e lavati come dei neonati? Chi di noi non ha mai detto: «Io un lavoro così non sarei mai in grado di farlo!». Eppure, c’è chi lo fa.
Ecco, così dovrebbero essere i sogni: un lungo brivido che ci percorre lungo tutto il viaggio della vita.
Se siamo lontani dai nostri desideri, siamo come un sole freddo, un albero spoglio, un ore senza profumo. Siamo vitali quando, come in una splendida giornata di sole, la brezza del vento ci rinfresca e ci rigenera facendoci sentire vivi più che mai. I brividi sono segno di una forte emozione, di un sentimento che ci scuote dentro. Ecco, così dovrebbero essere i sogni: un lungo brivido che ci percorre lungo tutto il viaggio della vita. Ognuno di noi dovrebbe mettersi in contatto con i suoi brividi, per comprendere da dove sgorgano e come continuare a farli nascere. È vero; i sogni possono cadere, non realizzarsi, rimanere un’opera incompiuta. I sogni possono divenire pezzi di vetro che ci tagliano il cuore. I sogni possono essere inghiottiti dalle fauci della delusione o dalle voragini degli imprevedibili imprevisti, com’è capitato a mio padre quando non ha potuto realizzare il sogno di vedersi anziano circondato da figli e nipoti. Ma se nei nostri sogni c’è vero amore, il solo fatto di aver iniziato e provato a realizzarli sarà un esempio di forza e di coraggio per chi verrà dopo di noi». (tratto da Sognate grande! Come allenarsi per affrontare e costruire il futuro, pp. 11-13).
Ti puoi interessare la pubblicazione Sognate grande! Come allenarsi per affrontare e costruire il futuro