La sensibilità di cui siamo costituiti è come una creta morbida che ci consente di essere formati dalle esperienze che viviamo nell’interazione con il mondo esterno. Una persona sensibile può, altresì, rimanere ferita. I nostri genitori non sono stati capaci di amarci come avremmo desiderato? E’ forse questo un valido motivo per non amare e non lasciarci amare a nostra volta? Il punto di svolta è nella consapevolezza del “qui e ora”, del fatto che oggi la creta è nelle nostre mani. Oggi possiamo darle una nuova forma, nella consapevolezza di chi siamo e che cosa desideriamo. Diamoci da fare!
La sensibilità è come la creta: diamoci da fare!